Io la penso così
Pescara – (SL) – Quando si fa la voce grossa, poi bisogna avere gli attributi per essere coerenti. Se poi, invece, la reazione del destinatario della tua prosopopea, è quella di tagliarti fuori, non puoi scendere a più miti consigli e invocare incontri e chiarimenti in nome di non meglio identificati malintesi.
La figura che fai, agli occhi di tutti, è che una volta visto che le “poltrone” si allontanano, dalla voce grossa passi al sottovoce. Insomma, prima la sciabola poi i fiori di campo. Visto mai il bambino al quale viene paventato di togliergli il giocattolo e, dunque, smette di fare capricci? Identico.
Quando invece presenti un programma, senza chiedere in cambio poltrone o prebende, e il tuo programma viene disatteso, allora si che potrai continuare a fare la voce grossa. Almeno dimostri onestà intellettuale nell’essere coerente, che in politica non è un pregio, ma ti evita di essere zimbello.
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