Spending review, via il doppio TAR


L’Aquila – IL DECRETO SULLA P.A. PREVEDE LA SOPPRESSIONE DELLE SEDI DISTACCATE – COMINCIANO A SPARIRE ANCHE I DOPPIONI ABRUZZESI – Nel decreto sul rinnovo della pubblica amministrazione è passato inosservato, almeno per i più, un provvedimento molto rilevante: la soppressione delle sedi distaccate (di fatto, doppioni) dei tribunali amministrativi regionali, i TAR. Le sedi distaccate che saranno soppresse sono quelle di Pescara, Salerno, Reggio Calabria, Latina, Parma e Brescia. Come si vede sono poche in Italia e per alcune sfugge la ratio di chi le volle istituire. Spicca il caso dell’Abruzzo, la regione più piccola tra quelle interessate (Campania, Calabria, Lazio, Emilia e Lombardia sono più grandi, estese e popolose) con soli 1,3 milioni di abitanti e un volume di contenzioso sicuramente non gigantesco. Molti anni fa la politica abruzzese, da sempre ispirata da perniciosi dualismi tra costa e interno, produceva doppioni a tutto andare: partendo da lontano, due autostrade (una sola sarebbe sicuramente bastata… e avanzata: Roma, Rieti, L’Aquila, Valle Peligna, Chieti, Pescara, come prevedeva il progetto originario della fine degli anni Cinquanta), due università con facoltà doppiate inutilmente, uffici con sedi doppie, due capoluoghi e così via. E poi addirittura sei ASL, ridotte a quattro di recente, e ora verso l’unificazione come le camere di commercio. Per dimenticare il progetto di raddoppiare la corte d’appello e aumentare il numero delle province. Ricordate qualche anno fa il can-can delle nuove province, per fortuna mai nate?
Quello del passato era solo un gigantesco apparato politico-amministrativo-burocratico che ha prodotto solo spese immense e poltrone a profusione. Improduttivo, incapace, lento e macchinoso, utile solo a chi ne traeva lucro (non solo come tornaconto elettorale).
Ora il TAR sembra destinato a tornare uno (del resto, si chiama tribunale amministrativo regionale). La serafica Marianna Madia, la ministra che impugna le forbici, l’icona della spendig review con i riccioli e il viso botticelliani, ha le idee chiare. Vedremo come andranno davvero le cose. Tenendo conto del passato, non c’è da metterci le mani sul fuoco.


15 Giugno 2014

Categoria : Cronaca
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