Alba, il divieto che va e che viene
Alba Adriatica – Un brevissimo tratto di litorale albense, a pochi metri da Bambinopoli ma anche dallo sbocco in mare di una sorta di fogna a cielo aperto (il Vibrata, vedi foto), è il pomo della discordia, anzi la sorgente delle preoccupazioni e delle polemiche. Per ora c’è il divieto di balneazione, foto, ma il sindaco ha annunciato che lo toglierà a breve termine. Problema risolto? Manco per sogno. Un palliativo. Infatti, per risolverlo, le autorità dovrebbero fare quello che dovrebbe essere fatto sempre e ovunque. Far funzionare a dovere i depuratori. E non se ne sa nulla. Chi ha dimenticato le schiume, i cattivi odori e le morie di pesci proprio a Ferragosto di due anni fa?
Le ultime analisi avrebbero riscontrato acqua pulita. Quanto meno frequentabile con i piedi a mollo. Pare si tratti di analisi private. L’ARTA, agenzia regionale, che dovrebbe sbandierare tutti i risultati, non dice nulla. Dice però che, come è prassi, ripeterà le analisi per tutta l’estate, e non solo ad Alba. E’ il suo lavoro. Balneatori e amministratori trattengono il respiro: esiste la possibilità che sia rovinata tutta la stagione dei bagni e del turismo, che per ora, a dire il vero, è praticamente pari a zero. Disdette (dice qualche albergatore) o deviazioni verso altre spiagge.
Insomma, si danza attorno al problema, si perde il sonno, si tenta di uscirne a faccia alta, ma non si sa dire per quale miracolo nel corso dell’estate il fiume dovrebbe diventare pulito e riversare liquidi tollerabili. Infatti, è presumibile che gli interventi risolutivi sui depuratori che non ci sono stati prima dell’estate, non ci saranno neppure adesso. Bisognerebbe andare a cercare quei burocrati e quei politici che hanno tenuto i glutei immobili sulle poltrone e le bocche chiuse per mesi. O anni.
I sindaci e gli albergatori aspettano che un’autorità , una sola, magari il delegato al turismo della regione Abruzzo (la giunta D’Alfonso è in arrivo), dicano e scrivano, con tanto di firma: i depuratori saranno aggiustati e funzioneranno entro la tale data. Forse sono degli illusi, di sicuro vivono sul filo del rasoio. In Italia e in Abruzzo non è mai esistito qualcuno che si assuma un onere, dia una scadenza, dica “io ho fatto” invece di “io farò”. Il stato semicomatoso del turismo lo conferma. E le bandiere blu volate via pure…
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