Orsi, più i morti che i sopravvissuti…


Pescasseroli – DUBBI SUL PARCO: PROTEGGE GLI ANIMALI O NASCONDE LA CAROGNE? – (Foto: la foto dell’orso Ferroio diffusa dal Parco) – Anche i Nuclei cinofili antiveleno del “Progetto Life Antidoto” del Corpo forestale dello Stato – dice l’AGI – saranno impegnati in prima linea per accertare la morte dell’orso la cui carcassa e’ stata rinvenuta lo scorso 9 giugno nella “Valle Orsara”, all’interno della riserva naturale Orientata “Feudo Intramonti” nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. L’esemplare, soprannominato dai ricercatori “Ferroio”, riconoscibile per le marche auricolari di colore rosso, aveva all’incirca 15 anni. Da un primo esame ispettivo effettuato dal veterinario dell’ente Parco, intervenuto per il recupero, non e’ stato possibile indicare le cause di morte, la carcassa quindi sara’ sottoposta a breve agli accertamenti necroscopici di rito presso il Centro nazionale di medicina veterinaria forense di Grosseto. Le indagini della forestale, dunque, proseguiranno con l’intervento dei Nuclei cinofili antiveleno del progetto Life Antidoto per una perlustrazione dell’intera valle alla ricerca di eventuali carcasse di altri animali per escludere possibili cause di avvelenamento, oltre che per scopo preventivo.
(Ndr) – Senza voler incolpare nessuno, tanto meno coloro che dirigono da poco il Parco nazionale d’Abruzzo – sempre in attesa della politica e delle nomine giuste, oltre che dei fondi sufficienti – va detto che la specie orso bruno marsicano è più proiettata verso l’estinzione che verso la moltiplicazione. Se è vero ciò che si ripete, sopravvivono una quarantina di orsi (che anni fa erano una cinquantina…) e crepano in circostanze quasi sempre misteriose almeno un paio di plantigradi l’anno. Di questo passo, dove si va?
In meno di una ventina d’anni, l’orso sarà estinto, ed non era esattamente questo lo scopo di un Parco antico, prestigioso, bello, ma anche costosissimo e, forse, non altrettanto efficiente. Almeno fino ad oggi.
Ce n’è a sufficienza per affermare che sono più i morti che i sopravvissuti? Sarcasticamente, sì. Ma anche senza sarcasmo. Il Parco costa moltissimo e vale ancora di più. Ma senza orsi, lupi, linci, grifoni e altri abitanti, varrà sempre meno. Tante le domande da porre: perché non si trova mai chi assassina gli orsi, e anzi non si trova neppure l’orso morto, visto che l’ultima vittima – l’anziano e possente Ferroio – era diventata tale da diverse settimane. Nessuno se n’era accorto, nessuno aveva scoperto la carogna. Era forse nascosta? Ma ‘sto parco è vigilato, è perlustrato 24 ore su 24, oppure no? Perchè gli animali non sono monitorati tutti? Suona male alle orecchie della gente che in una riserva nata per proteggere gli animali, di animali ne muoiano tanti e non si cavi mai un ragno dal buco. Se ci sono risposte, siamo qui pronte a pubblicarle.
Ci sono?


11 Giugno 2014

Categoria : Cronaca
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