Pezzopane su chiusure postali
L’Aquila – “SI PENSA SOLO A RIDIMENSIONARE E A TAGLIARE I SERVIZI” – La senatrice Pezzopane non trascura il grave problema, da più parti messo in luce, delle minacciate chiusure degli uffici postali in molti centri minori dell’Aquilano. Un atteggiamento delle Poste che suscita perplessità e interrogativi: di sicuro, non è chiudendo tutto dappertutto che si può pensare a migliorare la vita nei centri minori, pretendendo poi magari che la gente non se ne vada.
“Ho ricevuto di recente numerose segnalazioni, tra cui anche quelle di alcuni sindaci, amministratori del territorio e consiglieri comunali, provinciali e regionali, tra cui Gaetano Cantalini, Fabrizio D’Alessandro e Pierpaolo Pietrucci, sull’imminente cessazione del servizio di recapito posta nel comune di Navelli e in altri comuni della Piana e della Valle Subequana, serviti sempre dal medesimo centro di smistamento. Una scelta che penalizzerebbe ulteriormente i comuni delle zone interne e i cittadini di queste aree, ai quali non sarebbero più garantiti servizi essenziali”.
È l’incipit di una lettera che la senatrice Stefania Pezzopane scrive al direttore della filiale aquilana di Poste italiane, Luciano Tola, sull’imminente ridimensionamento dell’ufficio postale di Navelli.
“Se continua la politica di ridimensionamento e taglio dei servizi, si favorisce la decrescita demografica e l’abbandono di questi comuni, già rischio spopolamento, senza considerare i disagi a cui sarebbe sottoposta la popolazione più anziana, costretta a servirsi dell’Ufficio postale dell’Aquila, se i servizi venissero accentrati nel capoluogo, come si teme.
Mi auguro che a breve voglia favorire un’occasione di incontro, per cercare di individuare una soluzione di compromesso che tenga conto, come già è accaduto in passato, sia delle necessità dell’azienda che quelle dei cittadini. Mi auguro che anche in questo caso prevalga il buon senso. Ad ogni modo- conclude la senatrice- interverrò a breve con un’interrogazione parlamentare per sollecitare il Ministro a scongiurare la chiusura e il ridimensionamento dei servizi postali soprattutto nei comuni montani e poco collegati con i centri maggiori”.
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