Terremoti, animali, boati, bagliori: nuovi studi


(di CRISTIANO FIDANI, geofisico) –
(Foto: rosso di sera, non sempre buon tempo si spera: potrebbe avere altri significati in certe circostanze – sotto documentazioni e ricerche sismiche in Umbria e un convegno a Teramo sulla possbile previsione di terremoti) – Le mucche a Serravalle del Chienti sono scese dalla montagna due giorni prima delle scosse di Colfiorito del 1997: ipotesi sulla fase preparatoria del terremoto. Da una raccolta di testimonianze sul terremoto di Umbria e Marche del 26 settembre 1997 è emerso che parte
della popolazione fece una serie di osservazioni particolari e forse riconducibili alla fase preparatoria dell’evento sismico. Molte emissioni acustiche furono ascoltate nei mesi precedenti le scosse principali da tutti coloro che vivevano intorno a Colfiorito. I boati si intensificarono prima del 26 settembre insieme con l’aumento di piccole scosse di terremoto. A causa di ciò parte della popolazione, impaurita, prese a dormire nelle proprie automobili.
Da qualche giorno a qualche ora prima delle due scosse del 26 settembre molte persone osservarono fenomeni
particolari. Bagliori di colore blu in assenza di nuvole, come se fuoriuscissero dal terreno, cielo
arrossato come in un’aurora o come se dietro alle montagne vi fosse un incendio, osservato in piena notte
dopo la prima scossa, e altri fenomeni luminosi che sono stati riportati in occasione di quasi tutti i
forti terremoti, specie quelli avvenuti nelle ore notturne. Anche il comportamento strano degli animali
fu osservato in diverse località, come ad esempio il nervosismo dei cani e l’irrequietezza degli animali da
allevamento.
Se la presenza di uno sciame sismico non sempre culmina in un forte terremoto, invece, la comparsa di
queste anomalie in concomitanza di uno sciame sismico può indicare l’arrivo di una forte scossa? certi
comportamenti degli animali sono sempre riconducibili all’arrivo di un forte terremoto? è possibile
costruire degli strumenti in grado di misurare eventuali segnali percepiti dagli animali?
Per rispondere a queste domande è stata accuratamente analizzata l’osservazione fatta da diverse persone
nel paese di Serravalle del Chienti sullo spostamento delle mucche che, normalmente al pascolo su Monte
Maggio, sono scese in paese due giorni prima delle forti scosse, per poi ritornare sulla montagna il 28
settembre 1997.
Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Animals ed è liberamente
consultabile all’indirizzo http://www.mdpi.com/2076-2615/4/2/292. Esso esamina le cause che possono aver
provocato la migrazione degli animali, fino a supporre che qualcosa abbia potuto disturbare il loro
pascolo. L’ipotesi che gli autori hanno discusso in relazione alle testimonianze, ai dati meteorologici e
al comportamento usuale di questi mammiferi, è stata la presenza di ioni positivi in aria. Tali ioni sono
stati osservati in esperimenti di compressione delle rocce, potendo quindi essere legati al terremoto, e
dovrebbero rendere conto anche dell’osservazione dei fenomeni luminosi, vedi

http://blueplanetheart.blogspot.it/2014/01/luci-prima-del-sisma-ecco-lo-studio.html.

Le cariche elettriche, che si concentrano sulle punte, sarebbero migrate dalla regione dell’ipocentro alle
asperità della superficie terrestre, cioè sulla cima delle montagne, e qui sarebbero passate in atmosfera
per ionizzazione. Gli ioni in atmosfera si attaccano alle goccioline d’acqua e ai granelli di polvere
potendo essere respirati. A questo punto è noto da alcuni esperimenti condotti già negli anni 70 che le
cariche elettriche positive, una volta entrate nel sangue, vanno a stimolare la produzione di serotonina.
L’aumento di serotonina ha l’effetto di provocare diversi tipi di malesseri, e può aver prodotto un senso
di fastidio nelle mucche spingendole ad allontanarsi dal pascolo poco prima del terremoto, quando la crosta
stava per fratturarsi.
(Ndr) – Cristiano Fidani, stimato scienziato che vive e lavora a Perugia, si occupò di fenomeni e ricerche analoghe anche in occasione del terremoto aquilano del 2009, raccogliendo materiale interessante e prezioso per chi cerca di indagare sui fenomeni della natura e sulla possibilità, da molti ritenuta non remota, che valga la pena conoscerli meglio. Non è tra scetticismi e saccenti affermazioni che ci si può rifugiare quando si vogliono condurre ricerche serie, magari al di fuori degli schemi e dei dettami della scienza più ufficiale. Fidani è uno scienziato che percorre una sua strada, sicuramente di grande significato e un domani di certo anche di grande utilità per tutti. Nessuno ha dimenticato, se ha coscienza limpida, che a L’Aquila si verificarono con certezza documentata sia boati che bagliori, fino a un paio di ore prima della scossa principale delle 3 e 32. Per tutta la serata tra il 5 e il 6 aprile, mentre le scosse si susseguivano sempre più forti, i bagliori furono percepiti da molti testimoni.


10 Giugno 2014

Categoria : Scienze
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