In Piemonte? Lì la Regione è normale…
L’Aquila – LI’ HANNO FINITO TUTTO, DA NOI PER I RISULTATI ELETTORALI SIAMO… A CARO AMICO – Il 25 maggio si è votato in migliaia di comuni italiani grandi e piccoli, e ormai è passato anche il ballottaggio. Si è votato anche in due regioni: Abruzzo e Piemonte. Bene, direte, che novità è mai questa? La novità non c’è, infatti, ma qualche piccolo… dettaglio va messo in luce. Il Piemonte, infatti, è una regione normale, dove domani si insedia il presidente Chiamparino, e viene resa nota anche la giunta. In Abruzzo il presidente c’è, si chiama Luciano D’Alfonso e pare non possano esserci dubbi sulla validità della sua elezione con grande consenso popolare. Tutto il resto è nebbia.
Gli abruzzesi, infatti, non sanno altro del voto del 25 maggio. Non sanno quali consiglieri hanno eletto (tranne qualche caso in cui si è teoricamente già certi visto il gran numero di voti), non sanno come sarà composta la giunta, né quando D’Alfonso e gli altri che risulteranno eletti potranno essere insediati. Manca la proclamazione da parte della Corte d’appello, alla quale, si dice, i carteggi relativi ai risultati elettorali sono giunti in ritardo (sempre che siano giunti tutti). C’è di mezzo il ponte festivo di San Massimo, che a L’Aquila viene osservato. C’è stato quello del 2 giugno. Più che un iter elettorale, tutto questo fa pensare ad un’autostrada.
Ma un’autostrada porta da qualche parte. Per gli abruzzesi, invece, il voto del 25 maggio non ha portato a nulla.
E’ un ben imbarazzante confronto quello tra l’Abruzzo piccolo, arruffone e confusionario, e il Piemonte, molto più grande e popoloso, ma da tempo a posto con risultati ed eletti.
Forse questa ennesima figura barbina poteva esserci risparmiata. Ci fa tonfare nel Sud più profondo, tipo anni del dopoguerra. Ma forse è proprio quella la nostra realtà , e ci eravamo illusi che non fosse più così.
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