Un po’ di caldo? Banalità e noiose “regole”
LA RASSEGNA DEL COPIA E INCOLLA – Appena si fa vivo un po’ di caldo, del resto assolutamente normale a giugno (ma l’estate deve ancora arrivare), infuria la bufera delle banalità , della noia ripetitiva delle solite inutili raccomandazioni e delle barbose titirìtere degli esperti. Se si leggono le cronache dell’anno scorso o degli anni precedenti, troviamo le stesse cose negli stessi giorni, magari copia e incolla dell’anno prima… Anche i mass media, a dire il vero, non brillano certo per originalità e completezza di informazione. Personale ridotto, tutti già in ferie? Forse. Di sicuro lo stesso piattume di sempre. Eccone una classica.
I ventilatori a pale danno solo una sensazione fittizia di benessere quando fa molto caldo: si limitano a smuovere aria calda, causano disidratazione e incentivano la sudorazione: molto meglio, per affrontare questa ondata di afa, il condizionatore. E’ il suggerimento del ministero della Salute, che ha pubblicato un vademecum per migliorare il microclima delle abitazioni durante l’estate.
“I ventilatori a elica accelerano soltanto il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. In questo modo la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantita’ di liquidi.
Per tale ragione occorre posizionare i ventilatori ad una certa distanza dalla persona e non indirizzarli direttamente sul corpo, specialmente nel caso di persone malate costrette a letto. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore e’ sconsigliato perche’ non e’ efficace per combattere gli effetti del caldo e puo’ avere effetti negativi aumentando la disidratazione”.
Se trovate che si tratti di grandi novità , non avete mai letto un giornale o ascoltato la tv. Sono cose che dovrebbe sapere anche un bambino. Persino un giornalista, addirittura… o un alto funzionario ministeriale, persino.
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