Canoni balneari, vicini alla proroga


Pescara – (di S.L.) – IL DISACCORDO LA CHIAVAROLI E CARLO PACE – Per il settore degli operatori della balneazione, si profila un sospiro di sollievo. Per quanto riguarda il pagamento dei canoni dovuti, si profila la concreta possibilità di una proroga al prossimo settembre. Lo afferma, in una nota Ansa, riportata anche sul suo profilo facebook, la senatrice Federica Chiavaroli.
“Con l’approvazione al Senato del decreto Irpef diventa sempre più concreta la possibilità di una proroga al 15 settembre dei canoni dovuti dalle imprese balneari. Un risultato a cui si giungerà grazie al Nuovo Centro Destra che, nel corso del dibattito in Commissione al Senato, ha sostenuto un emendamento in tal senso, venendo così incontro alle sollecitazioni di un settore che in Italia rappresenta un vero e proprio patrimonio. E proprio in vista dell’approvazione definitiva, che dovrà avvenire entro il 23 giugno e quindi a breve, pena la decadenza del decreto, mi appello al senso di responsabilità dei Comuni affinchè non richiedano il pagamento dei canoni scaduti”. Lo chiede la vicepresidente del gruppo del Nuovo Centro Destra al Senato, Federica Chiavaroli. “Si tratterebbe infatti di una situazione ai limiti del paradosso, qualora una volta effettuato il pagamento dovesse scattare, per l’approvazione definitiva del decreto legge, la proroga. Per questo – conclude Federica Chiavaroli – invito i sindaci interessati ad usare prudenza e buon senso in attesa del varo della normativa anche al fine di evitare possibili contenziosi”.
Di parere non proprio favorevole è Carlo Pace, ex sindaco di Pescara il quale, in un commento alla dichiarazione della senatrice, afferma che, “Non serve la proroga, serve semplicemente che questi canoni siano direttamente proporzionali ai guadagni dei concessionari. Tutti siamo in grado di fare due conti facendoci semplicemente un giro tra i lidi di Pescara: spiagge con circa 150 palme affittate a un canone medio di circa 1500 euro garantiscono un ricavo di 225.000 euro a stagione. Non occorre vedere che fanno ricevute col contagocce e per cifre nettamente inferiori, basta guardare la dichiarazione dei redditi per rendersi conto che l’evasione è a livelli stratosferici, inauditi. La classe politica non può continuare a prorogare e far pagare canoni ridicoli avallando questa politica di evasione colossale”.


07 Giugno 2014

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati