Subito la microzonazione del comune


L’Aquila – (Immagini: un esempio di microzonazione del territorio toscano e l’assessore Di Stefano) – La microzonazione del territorio, quando è fortemente sismico ancora di più, avrebbe dovuto esistere da decenni: invece l’area aquilana non l’ha mai avuta, anzi probabilmente non l’ha mai avuta l’intero Abruzzo. Dal 2009, è scattata la corsa a conoscere il territorio, a capire dove è più pericoloso per l’accelerazione sismica rispettivamente ad aree ristrette. Insomma, a pezzettini. Quasi cortile per cortile.
Certo, un problema per un comune come quello aquilano, che è enorme e conta 60 frazioni storiche, più oggi anche le new town.
La giunta comunale ha adottato la carta delle microaree a comportamento sismico omogeneo per le zone di Preturo e Sassa e, contestualmente, l’esecutivo ha richiesto alla Regione Abruzzo il completamento degli studi di microzonazione sismica nel territorio aquilano. Lo studio, che individua il grado di pericolosita’ sismica per porzioni di territorio, e’ stato effettuato dall’Universita’ dell’Aquila, su incarico della stessa Regione.
“All’interno della legge 77 del 2009, la cosiddetta Legge del Terremoto – ha spiegato l’assessore alla Pianificazione e alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, foto, che ha presentato la proposta deliberativa – era previsto un fondo per la prevenzione del rischio sismico, grazie al quale e’ stato avviato un piano di microzonazione sismica dei Comuni del cratere. Si tratta – dice Di Stefano – di uno strumento fondamentale, non solo ai fini della prevenzione del rischio sismico ma, anche e soprattutto, della pianificazione, dal momento che la legge obbliga i Comuni a integrare i propri piani regolatori con gli studi di microzonazione sismica e stabilisce che l’adozione di nuovi strumenti urbanistici debba essere preceduta dall’adozione della carta delle microaree a comportamento sismico. Una parte dei centri abitati del territorio aquilano – ha proseguito l’assessore – sono tuttavia privi di questo tipo di studi, che erano inizialmente previsti solo per le frazioni interessate da terremoti fino al settimo grado della scala Mercalli. Dal momento che il Comune dell’Aquila, come noto, si appresta a dotarsi di un nuovo Piano regolatore generale, da tempo avevamo richiesto alla Regione di avviare il piano di microzonazione. L’adozione della carta per quanto riguarda Sassa e Preturo e’ importante – ha concluso Di Stefano – ma resta ancora fuori una parte del territorio. La giunta comunale si e’ pertanto determinata nel senso di sollecitare la Regione affinche’ provveda a completare lo strumento, oppure trasferisca al Comune dell’Aquila le risorse necessarie affinche’ l’ente provveda autonomamente”.


04 Giugno 2014

Categoria : Cronaca
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