D’Alfonso punta a rinvigorire il turismo costiero: mare più protetto
Pineto – PARCHI MAI REALIZZATI, BANDIERE BLU CHE SE NE VANNO – (Foto: in evidenze la parte sud della costa teatina, il parco dei trabocchi mai realizzato, il presidente D’Alfonso) - E’ molto difficile, e spesso procede lungo strade tortuose senza autentiche volontà politiche e lungimiranze turistiche, il percorso per creare parchi e riserve marine. Che, quando ci sono, sono un’attrattiva formidabile, come i parchi nazionali per le aree interne, se ben gestiti.
Restando al mare, basta pensare alla costa teatina e all’interminabile percorso del progettato (ma inesistente) parco. E’ ostacolata e pare fare passi indietro la tutela delle zone costiere, e quest’anno il Teramano ha persino perso gtre bandiere blu. Un turismo che fa arretra e traballa nel 2014, e i primi dati – relativi al ponte del 2 giugno – dicono che gli arrivi sono scesi del 30%, sicuramente non solo a causa del maltempo.
Forse per l’Abruzzo sta suonando a distesa un campanello di allarme per il turismo, dopo anni da gestione insipida, di basso profilo quando non scadente o deleteria.
L’area Marina Protetta Torre del Cerrano, invece, dal 2010 è una realta’, tra le piu’ importanti dell’Adriatico. Converrà mettere in rete la realta’ abruzzese con le altre dei Paesi che si affacciano sui mari Adriatico e Ionio, al fine di raggiungere l’ambizioso obiettivo del 10% di mare protetto entro il 2020 a fronte dell’attuale 4,56% dell’intero Mediterraneo.
Intervenuto alla “Biciclettata Adriatica” nella tre giorni internazionale “Towards 2020″, il neo governatore Luciano D’Alfonso ha affermato: “Siamo di fronte ad un patrimonio, un giacimento di bellezza e valore che consente all’Abruzzo di rafforzare la sua capacita’ di attrattiva turistica”. Da Torre Cerrano prende corpo l’idea di un unico Parco Marino d’Abruzzo. Se ne fa sostenitore lo stesso D’Alfonso quando afferma: “Noi dobbiamo assumere l’impegno di legare il valore del parco del Cerrano a quello della costa teatina, di modo che il mare Adriatico diventi il piu’ grande parco di cui dispone l’Abruzzo”. Il governatore va oltre e lancia la proposta di una stazione ferroviaria che “venga concepita rispetto alle esigenze di arrivo e di spostamento della comunita’ interessata a vivere e a visitare il parco del Cerrano”.
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