Magnifico olio rovetano, ma senza doc
S.Vincenzo Valle Roveto – Frantoi aperti, la manifestazione promozionale in Valle Roveto per il magnifico olio locale, puro e biologico, torna a riproporre un vecchio problema: la mancanza di un marchio doc per il prodotto, che pure è riconosciuto di grande qualità e capace di competere non solo con altri celebrati olii abruzzesi della zona costiera, ma anche con prodotti di altre regioni. Dove, però, evidentemente se la sono saputa vedere molto meglio. Il rovetano è extravergine, squisito, ma la produzione stenta a rappresentare un reddito sostanzioso per la zona. I produttori sono una cinquantina su 2.600 ettari di terreni ritenuti particolarmente adatti alla coltivazione degli uliveti. Insieme con la manifestazione Frantoi aperti, ci sono altre iniziative collaterali che arricchiscono l’offerta e attraggono turisti e visitatori.
Ma un adeguato lancio delle iniziative, come del prodotto, non c’è mai stato nè la Regione fa molto per imporre ai consumatori la conoscenza dell’olio rovetano. Come sempre in Abruzzo, siamo sottovalutati e appartati e non abbiamo la minima idea di come si lancia e si propone un prodotto. Mancano marchi e identità , manca talvolta persino una quantità di prodotto sufficiente per affrontare magari la grande distribuzione, con significativi ritorni di immagine ma soprattutto economici. Siamo piccoli e balbettanti e ciò che abbiamo di buono è affidato alle conoscenze del passaparola. Una crescita non c’è mai stata, e mai ci sarà di questo passo.
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