Corropoli, sindaco supervotato
Corropoli – Umberto D’Annuntiis, 52 anni, professione bancario, amministratore da almeno 25, ottiene nuovamente la fiducia da primo cittadino con oltre il 91%. Un risultato straordinario, espressione di un consenso che, in termini di compattezza, non conosce eguali nella storia repubblicana della provincia teramana, e neppure di quella abruzzese, per questa tornata elettorale. Dei 100 Comuni d’Abruzzo coinvolti a rinnovare il proprio consiglio, l’ultimo 25 maggio, 95 sono quelli con un numero di abitanti inferiore a 15.000.
Di questi, quattro, S. Stefano di Sessanio, Roccaspinalveti, Penna S. Andrea e Castiglione di Casauria, hanno manifestato ampia e ragguardevole approvazione (circa il 93%) ai rispettivi candidati capolista, eletti in contesti demografici più esigui e comunque con un bacino di elettori che, solo per Roccaspinalveti e Penna S. Andrea, supera le 1.000 unità. É proprio in ragione alla proporzione al numero degli elettori e alla percentuale di affluenza al voto (76,4% per Corropoli) che D’Annuntiis si attesta quale Sindaco più votato della nostra regione. Un benestare, dunque, significativo e proverbiale in favore di un’attività amministrativa che ha ridisegnato il paesaggio ed il valore del noto comune vibratiano. Corropoli, 5.002 abitanti, 4.200 aventi diritto al voto, 9 parchi pubblici ed un polo scolastico eccellente, è questa la fotografia che immortala il Sindaco Big del consenso. “Negli ultimi 5 anni, abbiamo investito € 2.183.000,00 per l’ampliamento e la messa in sicurezza delle scuole, nonché per la realizzazione e la costruzione di un nuovo asilo nido comunale”, dichiara D’Annuntiis. “L’istituzione del tempo pieno nella scuola primaria, diretto a favorire i tempi di conciliazione dei genitori-lavoratori di tutto il comprensorio della vallata” – prosegue il Sindaco più votato d’Abruzzo – “contestualmente alla riduzione della tassa sui rifiuti, stimata tra le più basse del territorio abruzzese, per merito anche di una raccolta differenziata, iniziata solo tre mesi fa, ma già vicina al 72%, costituisce il fondamento perché la politica sia sempre più vicina alle famiglie in un momento drammatico e di crisi come quello contemporaneo”.
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