Dal terremoto al Rosso Conero 2013
L’Aquila – Da terremotato a vignaiolo di successo. Potrebbe sintetizzarsi così la bella favola di Nicola Splendiani, trentottenne aquilano doc che sta facendo fortuna, col vino nelle Marche. Il suo “Rosso Conero 2013” da uve di Montepulciano è stato recensito da importanti esperti del settore (l’ultimo Paolo Massobrio sul La Stampa del 22 maggio scorso).
«La mia storia- dice Nicola Splendiani- comincia il 6 aprile 2009, alle 3 e 32 di quella notte. Io e Giusy, la mia compagna, stavamo dormendo quando all’improvviso tutto ci è crollato addosso: era il terremoto. Ci ha fatto sentire “ubriachi” senza aver bevuto, è entrato senza bussare e ha distrutto tutto. Da quel momento molte cose sono cambiate nella mia vita perché ho capito che in venti secondi puoi perdere quello che hai costruito, ma soprattutto quello che non hai ancora costruito o che hai rinviato. Da allora le mie scelte sono state più radicali e dettate dal cuore. Mai più dettate dagli altri».
Così Nicola lascia il suo tranquillo e sicuro lavoro in banca nel 2009 e con la moglie si trasferisce in Ancona, dove la sua famiglia possedeva dei vigneti. «Li ho ripresi in mano, li ho ristrutturati e dopo due anni di lavoro, avviando l’Azienda Agricola Podere G. M. Giustini, sono riuscito a produrre la mia prima bottiglia di vino: Rosso Conero Doc 2011 Podere G.M. Giustini. Il lavoro in vigna, l’attenzione posta ad ogni singolo grappolo, la ricerca della naturalità del prodotto finale mi permette di avere prodotti di ottima qualità, riportando in vita sapori autentici delle Marche». La passione di Nicola gli ha permesso di dare un valore aggiunto al suo vino «ultimamente riconosciuto anche da esperti del settore che hanno deciso di pubblicare la mia storia e la mia follia su quotidiani nazionali».
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