Consiglio di 31 membri, giunta di sei


L’Aquila - (Foto: il presidente D’Alfonso, e due tra i più votati: Pietrucci e Ricciuti) - Sarà composto da 31 membri il consiglio regionale che potrebbe tenere la prima seduta il 23 giugno, e forse addirittura presentare nella stessa data anche l’esecutivo, snello rispetto a prima: sei assessori. D’Alfonso intende fare presto e bene. Potrebbero esserci ricorsi, a Teramo si ricontano addirittura le schede per stabilire se il sindaco uscente Brucchi ha superato il 50% o no.
COMMENTI POLITICI – “Il Pd ha eletto 10 consiglieri su 17, quindi e’ di gran lunga la forza prevalente nella coalizione di maggioranza, in cui fara’ sentire tutta la sua spinta per accelerare il cambiamento che abbiamo promesso ai nostri elettori”. Lo afferma il coordinatore della segreteria regionale del Pd Andrea Catena che analizza la situazione post voto per quanto riguarda il suo partito.
“Il risultato del Pd – afferma – e’ un risultato pienamente soddisfacente oltre le nostre migliori aspettative, questo in considerazione anche del punto di partenza e del lavoro svolto in questi cinque anni dal gruppo dirigente, per ricostruire quasi da zero un partito, una coalizione, una presenza sul territorio, dopo le note vicende giudiziarie drammatiche del 2008 che hanno colpito la nostra regione. E’ bene quindi ricordare che l’attuale segreteria e’ partita da un risultato ereditato del 19% alle precedenti elezioni regionali e del 21% alle ultime elezioni europee. In questi anni abbiamo lavorato sodo, avendo due obiettivi: rinnovare e ricostruire il partito, allargare il campo delle alleanze. Questo lavorato ha dato i suoi frutti e ci ha portati ad un successo, su cui nessuno cinque anni fa dopo la sconfitta del dicembre 2008 avrebbe immaginato. Oggi – rileva Catena – il Partito Democratico in Abruzzo ha registrato un aumento di 75mila voti nella consultazione europea, passando da 145mila 220mila voti, che rappresentano 11 punti di aumento percentuale. Il raffronto in termini percentuali deve tenere conto della maggiore affluenza di circa 6 punti rispetto al quella nazionale. L’aumento in termini di voti assoluti e’ in proporzione analogo a quello ottenuto a livello nazionale. 220mila voti vuol dire che oggi dopo 5 anni di faticoso lavoro il Pd in Abruzzo e’ tornato ai livelli precedenti il 14 luglio 2008″.

“In Provincia dell’Aquila il Partito Democratico con i suoi 35.070 voti e quelli riportati dai propri candidati presenti nella lista civica ‘Regione facile’ , ha trascinato la coalizione guidata da Luciano D’Alfonso allo straordinario risultato del 53,41%”. E’ lo stesso Pd a sottolinearlo in una nota. “Un successo, quello del Partito democratico – si legge – registrato in tutti i territori della provincia, grazie al lavoro capillare dei candidati e dei loro sostenitori. Nell’esprimere gratitudine a tutti coloro che si sono impegnati per assicurare il successo al Pd e al candidato presidente D’Alfonso, il segretario provinciale Mazzetti – prosegue infine la nota – augura buon lavoro ai consiglieri eletti Pierpaolo Pietrucci, Giuseppe Di Pangrazio e Lorenzo Berardinetti e rivolge un particolare ringraziamento a Giovanni D’Amico, Anna Maria Bacchetta, Massimo Di Paolo, Sabrina Altamura, Flora Viola, Emilio Nusca e Leonardo Lippa per la loro generosa disponibilita’ verso il partito e i nostri territori.
Un successo particolare e tutto aquilano lo ha ottenuto Pierpaolo Pietrucci, raccogliendo moltissimi voti.

“Alla luce dei risultati ottenuti in tutta la regione dalle liste europee, regionali e comunali alle quali il Pli ha concorso con i propri candidati, si puo’ certamente tracciare un primo bilancio che e’ certamente piu’ che positivo e soddisfacente”. Lo afferma, in una nota, il responsabile regionale del partito Mauro Chilante che osserva: “Se si pensa che appena cinque mesi fa il Partito Liberale Italiano non esisteva sulla scena regionale ci si puo’ rendere conto del significato di questo risultato che, anche se non raggiunto con i nostri soli sforzi, in termini assoluti non puo’ non dirsi significativo sia in termini numerici che, soprattutto, politici. Rallegra l’affermazione dell’on. Daniele Toto, candidato del Pli nella Circoscrizione Sud, che a queste elezioni europee ha ottenuto 3.310 voti, posizionandosi al quarto posto nella coalizione Scelta Europea. Un risultato molto positivo che tiene conto dell’impegno politico, dell’entusiasmo e della determinazione spesi soprattutto nella sua regione, l’Abruzzo, che ha deciso di premiare Toto con 1.972 voti. Daniele Toto in Abruzzo e’ risultato il piu’ votato tra i candidati di Scelta Europea. Alla Regione – prosegue Chilante – abbiamo dato un apporto deciso e convinto all’elezione di Luciano D’Alfonso. Nell’aggregazione con Centro Democratico che, in termini di voti, si piazza al quarto posto tra le otto di coalizione con quasi 17.000 voti, ma che e’ seconda come lista politica e non civica, l’impegno dei nostri candidati ha contribuito sostanzialmente a raggiungere il risultato dell’elezione del consigliere regionale, suggerendo all’elettore liberale moderato la concreta possibilita’ di identificarsi nel candidato del centro sinistra. Una scelta che i liberali abruzzesi hanno fatto nella convinzione che il neowelfarismo liberale possa trovare spazio di realizzazione soltanto al fianco delle sensibilita’ sociali e del riformismo della sinistra italiana ed abruzzese. Al Comune di Pescara – e’ ancora Chilante – la nostra lista ha sfiorato il quattro per cento e se al ballottaggio, come siamo certi, Alessandrini vincera’, saremo presenti con una convinta pattuglia di due consiglieri che contribuira’ a migliorare la gestione e la vita di quella che e’ la piu’ popolosa e ‘ricca’ citta’ dell’Abruzzo. Al Comune di Teramo, pur avendo avuto un successo minore rispetto a quello sperato, il candidato sindaco Berardo Rabuffo sapra’ certamente far valere il suo 2,6 % nel ballottaggio”.

I SEGGI – C’è ancora incertezza sull’assegnazione dei seggi, che andranno comunque ad PD, a FI, a NCD, ai grillini, Abruzzo Civico, Regione Facile. Stasera circolano voci e nomi, che non è utile riportare, fino al momento in cui saranno raggiunte certezze e ufficialità. Le donne in consiglio dovrebbero essere tre. Una ne dovrebbe comparire in giunta. Per Giovanni Lolli le ultime voci alludono ad un prestigioso incarico nello staff del presidente.


27 Maggio 2014

Categoria : Politica
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