In 5.000 con la CGIL a Chieti


cgilChieti – Sono arrivati in 5.000, su decine di bus e auto private, più di quelli che si aspettavano, per la manifestazione CGIL tenutasi oggi a Chieti per l’Abruzzo, nell’ambito di un’iniziativa che ha riguardato diverse altre città del Mezzogiorno. La città è stata scelta perchè i dati della crisi, sulla base di cifre fornite dall’INPS, confermano che Chieti è la provincia più colpita in un Abruzzo che è anch’esso, ormai, in rapida e drammatica discesa. Fortissime le percentuali dei disoccupati, dei precari, dei cassintegrati, dei lavoratori in mobilità. Colpita la zona più industriale dell’Abruzzo, la Val di Sangro, dove nella fabbrica più grande, la Sevel, la lunga cassa integrazione non è ancora finita. I lavoratori in mobilità sono oltre 5.200 in Abruzzo, di cui oltre 1.120 nel Chietino. L’aumento in provincia nel corso del 2009 è stato del 22%, contro l’11% del resto della regione. L’indice di disoccupazione è quasi raddoppiato, mentre per il resto dell’Abruzzo è del +65%. L’Abruzzo sciola, la situazione non è mai stata tanto seria, sostiene la CGIL, e il terremoto l’ha appesantita. Le imprese delocalizzano, i fondi di sostegno e intervento sono decisamente insufficienti a giudizio del sindacato. Il futuro è difficile, quando esiste, cioè raramente, soprattutto per i precari pagati malissimo e alla fine quasi sempre mandati a casa dopo saltuar


28 Novembre 2009

Categoria : Economia
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