Delitto Cagnetta, pena aumentata
L’Aquila – La Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, in parziale riforma della sentenza di primo grado, ha condannato a 22 anni e sei mesi di reclusione Angelo Ciarelli, il pescarese di origini rom accusato di aver ucciso con un colpo di pistola, il 2 luglio del 2012, a Pescara, nel cortile del cosiddetto “ferro di cavallo”, Tommaso Cagnetta, 42 anni. In primo grado l’imputato aveva avuto 21 anni di reclusione. L’aggravamento della pena e’ derivato dalla riqualificazione del reato passato da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario. A fare ricorso ai giudici di secondo grado erano state le parti civili alle quali si era associato il pubblico ministero di Pescara Valentina D’Agostino. Nell’udienza di oggi il procuratore generale Romolo Como aveva chiesto la condanna a 30 anni. Angelo Ciarelli, che si trova rinchiuso in carcere dal mese di luglio 2012, e’ il fratello maggiore di Massimo Ciarelli, il rom accusato di aver ucciso il tifoso del Pescara Domenico Rigante. La parte civile, nel processo d’Assise che si era svolto a Chieti il 10 luglio scorso, aveva ottenuto un risarcimento di 400 mila euro per entrambi i genitori della vittima.
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