Ingegneri sì, professoroni no: parola di TAR
Barisciano – (Foto Del Cotto in evidenza: tecniche di consolidamento e ricostruzione) – SALVATORE: “SAPORITI RIMBORSI E CONSULENZE, E ASSORDANTI SILENZI DALLA CORTE DEI CONTI CHE TACE DA PIU’ DI TRE ANNI” – Prima gli ingegneri professionisti, poi i professoroni, le star delle università , nella ricostruzione dei centri del cratere. Dunque avevano ragione i tanti che – anche sul nostro giornale ripetutamente – ritenevano inspiegabile, e anche reprensibile, il ricorso ad alcuni vip universitari – magari di atenei anche lontani – per progettare la ricostruzione. Star costose nelle progettazioni, nessuno ha mai capito con quali vantaggi e per chi. Non sulla collettività , affermavano in tanti.
Le polemiche sono sempre state accese, in particolare a Barisciano, e ora c’è un punto fermo: il TAR (dopo la corte di giustizia europea) ha accolto il ricorso del Consiglio degli ingegneri contro le convenzioni firmate da alcuni comuni con le università . In pratica, si “saltavano” gli ingegneri e si ricorreva ai professori (spesso molto noti, importanti e costosi) di alcuni atenei. Perchè, nessuno lo ha mai capito e soprattutto spiegato ai cittadini e… agli ingegneri.
Ora il TAR azzera le delibere (in questo caso anche di Castelvecchio Subequo oltre che Barisciano): i comuni dovranno anche pagare le spese.
E’ prevedibile un’impugnazione davanti al Consiglio di Stato, che farebbe allungare i tempi chi sa di quanto ancora. Il buonsenso suggerirebbe di accettare la sentenza del TAR e obbedire, per accorciare le procedure. Ma quando mai il buonsenso è risultato reperibile nella politica e nei suoi meandri? Lo dimostra proprio questa storia: affidare la ricostruzione a persone esterne ed estranee, invece che ai professionisti. Che senso aveva? Chiaramente, nessuno. Resta da capire allora chi lo decise e per quali motivi. Qualche idea uno può farsela, ma forse sarebbe meglio cercare evidenze e fatti.
SCRIVE Walter Salvatore: “Dopo “solo” TRE anni il TAR Abruzzo, è riuscito a trovare le parole per dichiarare ufficialmente l’illegittimità degli
affidamenti diretti, dati alle Università da alcuni Comuni del cratere sismico, in occasione della redazione dei Piani di Ricostruzione.
Un esito facilmente prevedibile anche da chi non è propriamente un’aquila del diritto. Ed un’aquila del diritto sicuramente non è il nostro
sindaco di Barisciano che, per un “contenuto rimborso” spese ammontante a poco meno di 540.000
euro, ha deciso di affidare tale compito direttamente alla ormai famosa/famigerata Università di
Camerino. Un rimborso spese quasi doppio rispetto al preventivo/offerta presente sul tavolo del consiglio
comunale all’atto dell’incauto affidamento. Dagli atti del consiglio comunale risulta infatti, con inconfutabile chiarezza ed abbondanza
documentale, che tutti i consiglieri che hanno votato l’affidamento oggi condannato dal TAR erano a
conoscenza che ad uno studio professionale di quarantennale esperienza (che per definizione lavora
per fare lucro) sarebbe bastato metà dell’importo e metà del tempo di quanto invece chiesto e
concesso all’Università che ipocritamente definiva il doppio ammontare come un “contenuto
rimborso spese”. Più che del TAR la materia è ed è sempre stata di competenza della Corte dei Conti da cui
attendiamo da oltre tre anni, da prima che il TAR fosse investito della questione, una qualche
azione che faccia luce sulla vicenda e che dia riscontro ad una specifica denuncia fatta in tempo
reale proprio durante quel vergognoso consiglio. Ci auguriamo che i nostri strapagati “ermellini” trovino il tempo di occuparsene, magari prima che la ricostruzione giunga al termine. Sarebbe imbarazzante trovarsi nella condizione di dover chieder conto alla Corte dei Conti per
questo assordante prolungato silenzio”.
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