Arduini sugli alloggi provvisori
L’Aquila – “La definizione migliore e piu’ appropriata e’ rifugio antisismico. Partendo da questo assunto occorrera’ che l’Amministrazione Comunale valuti attentamente i passi che intende compiere”. Giampaolo Arduini, candidato consigliere per il Centrio Democratico alle prossime elezioni regionali in Abruzzo, interviene in merito all’esigenza di definire adeguate procedure per chi ha costruito alloggi provvisori nel Comune dell’Aquila dopo il sisma del 2009. “Non si puo’ infatti liquidare l’argomento – ha aggiunto – definendo con il termine riduttivo: “casette” quelle strutture in legno realizzate da moltissimi residenti nel cratere con ingenti spese, che sono state e restano degli autentici rifugi antisimici. Rifugi antisismici che intendiamoci non possono ottenere una sanatoria generale, ma che dovranno vedere l’Amministrazione comunale impegnata ad individuare quelle forme previste dalla legge, che permettano l’adeguamento alle norme edificatorie. In questo senso – afferma sempre Arduini – occorrera’ valutare singolarmente i casi di forte e pericoloso impatto ambientale intervenendo prontamente, ma ponendo le basi per una revisione degli strumenti urbanistici che consentano di regolarizzare ogni rifugio antisismico che risponda ai requisiti minimi richiesti. Non occorre la scure o il buldozer, ma l’impegno ad utilizzare tutti i dispositivi giuridici che la straordinarieta’ dell’accadimento necessita. Se occorre si individuino quelle deroghe necessarie oppure si chieda al legislatore che riveda indirizzi l’azione amministrativa. Non dimenticando che ogni rifugio antisismico – ha concluso Arduini – e’ stato realizzato con denaro privato, da semplici cittadini nella maggior parte dei casi, che hanno inteso restare nel capoluogo e soprattutto nelle loro case ad ogni costo”.
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