Legambiente da Ovidio a Saviano


L’Aquila – Scrive Giovanni Di Simone: “Caro Direttore, Leggendolo in Gomorra , a parte le altre inesattezze fantastiche come quella del trasporto clandestino di inerti di cava da Casal di Principe sino , non soltanto qui a L´Aquila, ma addirittura a Bologna od a Alessandria con costi economici per il trasporto quintuplicati relativamente al valore della merce sul mercato; quello che mi colpì fudi piu´la convinzione di Saviano che i cavatori del Volturno fossero tutti camorristi, la mia perplessita´non potendo in effetti escluderlo e´che avendo gia´letto le Metamorfosi di Ovidio , (uscite ai tempi di Ottaviano Augusto quindi un paio di millenni prima di Gomorra ed ancora ristampato e presente nelle librerie) il nostro poeta , nel descrivere, nel quindicesimo libro, il percorso del dio Esculapio per arrivare in Roma riporta come sia passato da Erculeamque urbem Stabiasque et in otia natam
Parthenopen et ab hac Cumaeae templa Sibyllae,
Hinc calidi fontes lentisciferumque tenetur
Liternum,multamque trahens sub gurgite harenam Volturnus.

Percio´ se il Volturno e´noto per la quantita´di sabbia che trasporta, tanto da meritarsi essere cosi´aggettivato da Ovidio e´certo che questa caratteristica e´stata da sempre sfruttata se tutte le citta´sopracitate oltreche´Capua che allora era la seconda metropoli dell´ Impero di poco piu´piccola di Roma sono state costruite allora come oggi con il calcestruzzo proveniente dalle stesse sabbie che per natura produce questo fiume e la attivita´di estrazione che , ed anche con la fatica degli uomini, si svolge ininterrottamente da millenni solo ultimamente e´finita nelle mani del crimine minerario-
Non sono d´accordo con la urgenza del piano cave in Abruzzo evocato da Legambiente non perche´il rapporto non sia veritiero ma soltanto, suppongo , si risolvera´in un altra costosa consulenza cartacea che non servira´difatti a nulla specialmente poiche´il sottosuolo non e´effettivamente conosciuto in rapporto alla migliore o minore qualita´dei minerali che utilmente contiene per le occorrenze delle industrie chimiche nazionali ; perche´ , secondo me, per maggiormente tutelare il territorio Legambiente si dovrebbe indirizzare di piu´ a perorare progetti di risanamento delle cave dismesse esistendo valida tecnologia per farlo , e con non enormi spese, per essere riportate perfettamente a verde e magari far accettare all´ente regionale il solido impegno di vincolare la apertura di una nuova cava ogni tre che ne risana restituendo gradualmente cosi´ piu´adeguata visibilita´complessiva alla bellezza del nostro territorio non tanto per noi abruzzesi che siamo abituati giornalmente a vederle ma di piu´ per gli ospiti stranieri che verrano a visitare l´Abruzzo per le sue attrattive anche paesaggistiche-
Angelo Di Matteo ,Rebecca Virtu´ non essendoci non hanno visto che queste cave esistono ,ma solo dal dopoguerra, e dismesse dopo essere servite per le costruzioni sia civili che di tutte le necessarie infrastrutture delle quali ora lorostessi usufruiscono , e non ultime centinaia di migliaia di km di reti idriche e fognarie per far arrivare l´acqua potabile in tutte le abitazioni sino ai tardi anni settanta ,se prima almeno in Abruzzo, sprovviste, tantoche´ ,credo, che il senso di rispetto ambientale
sorto nei decenni successivi sia stato ingenerato nelle nuove opinioni proprio dal complessivo miglioramento igienico e conseguentemente del livello di vita , perche´ricordo scene di gioia e di esultanza specialmente di donne ,all´arrivo della linea dell´acqua potabile in casa che le liberava finalmente dalle secolari faticose incombenze di attingerla nelle fonti pubbliche , mentre allo stesso tempo si disinteressavano completamente delle ferite procurate dagli scavi alle montagne-
Legambiente quindi, se senza speculazioni criminalizzazioni o politicizzazioni ,ma anzi riconoscendone le reali trascorse cause si propone di sollecitare gli enti interessati ad una ragionevole ed effettiva opera di risanamento delle cave dismesse credo ricevera´ il plauso di tutti.”


21 Maggio 2014

Categoria : Dai Lettori
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