ISSS: dopo l’Universo, il Sole
L’Aquila – (Foto: una lezione del prof. Villante) – Dopo la conclusione del corso “Observing the Universe with the Cosmic Microwave Background”, principalmente dedicato ai risultati scientifici ottenuti dal satellite Planck sull’anisotropia della radiazione del fondo cosmico (cioè lo studio dell’ “alba dell’Universo”), il Consiglio Scientifico dell’International School of Space Science (ISSS), diretta dal prof. Umberto Villante, ha definito un programma di notevolissimo interesse scientifico che nel prossimo mese di settembre, convoglierà nella nostra città eminenti scienziati del settore delle scienze spaziali ed i migliori giovani ricercatori provenienti da varie università ed enti di ricerca di tutto il mondo.
Il programma, denominato “International Week of Space Science”, sarà articolato su due iniziative di grande rilievo.
Si inizierà con una Scuola Internazionale dal titolo “Towards a Deeper Understanding of the Sun and the Heliosphere with Solar Orbiter”, che focalizzerà l’attenzione su importanti interrogativi relativi alla Fisica Solare ed allo Spazio Interplanetario, che dovranno trovare risposta nelle misure ed osservazioni che saranno effettuate, a partire dal 2017, dalla sonda interplanetaria Solar Orbiter. Di particolare interesse risultano gli aspetti riguardanti l’origine del vento solare e del campo magnetico interplanetario, la generazione delle esplosioni coronali che iniettano nello spazio interplanetario enormi nuvole di plasma e particelle energetiche, il meccanismo dinamo che genera il campo magnetico solare ed il suo ciclo di attività.
Quella del prossimo settembre, sarà la prima di una serie di scuole legate a Solar Orbiter, che si svilupperanno nei prossimi anni.
Secondo la tradizione, la ISSS sta selezionando, in qualità di studenti, giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo, ed ha invitato, in qualità di docenti, i più autorevoli scienziati del settore.
Ultimata la scuola, si apriranno, per tre giorni, i lavori dello “Science Working Team” di Solar Orbiter, con la partecipazione del gruppo di scienziati (circa sessanta) che ha progettato e sta realizzando l’intero pacchetto di strumenti scientifici che volerà sulla sonda. In definitiva, si farà il punto dello stato di avanzamento dei lavori e si discuteranno comunemente tutti gli aspetti che dovranno garantire il successo di questa fondamentale missione.
Solar Orbiter è un’importante missione della European Space Agency, prevista nell’ambito del programma Cosmic Vision 2015-2025. Essa verrà lanciata nel 2017 e vedrà una significativa partecipazione italiana. Solar Orbiter ripercorrerà, a distanza di oltre quaranta anni, le orme dei satelliti Helios 1 ed Helios 2 che, negli anni ’70, furono le prime (e fino ad oggi uniche) missioni a spingersi in prossimità del Sole, raggiungendo un punto di massimo avvicinamento, inferiore ad un terzo della distanza Terra-Sole. Le sonde Helios 1 ed Helios 2 furono anche le prime missioni spaziali che videro la partecipazione diretta del Gruppo di Fisica dello Spazio dell’Università dell’Aquila diretto dal prof. Villante. Fu grazie a queste sonde, e agli studi sviluppati nell’Ateneo aquilano nell’ambito di collaborazioni internazionali, che si ottennero risultati di fondamentale importanza sulla struttura e l’origine del campo magnetico interplanetario.
Molti altri interrogativi si sono ovviamente aperti nel corso dei quaranta anni trascorsi dai tempi degli Helios: molte delle relative risposte sono attese da questa nuova e prestigiosa missione scientifica.
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