Le antiche “catene” antisismiche


L’Aquila – Nella facciata (e lateralmente) della chiesa sconsacrata di via Roio sono visibili nel chiarore della muratura appena pulita e rinnovata le antiche “catene” di ferro risalenti quasi sicuramente al terremoto del 1703 o a eventi successivi, che causarono danni ingenti in vari periodi della storia aquilana.
In epoca di restauri e modernissime tecniche di consolidamento, nei tanti cantieri che ormai si contano a decine in città, è molto interessante osservare e capire come si consolidavano in passato gli edifici danneggiati o a rischio di crollo. Praticamente, le pareti si “legavano” per accrescerne la solidità e la capacità di resistenza alle scosse. Per farlo si tendevano delle “catene” di metallo da una parete all’altra, solidamente ancorate alle pareti dall’esterno con chiavarde e sbarre. I muri venivano così “attaccati” per formare scatole più resistenti alle onde sismiche. Molti edifici aquilani recano ancora le antiche catene. In qualche caso gli ancoraggi esterni venivano ornati e resi più eleganti dal punto di vista estetico. Quelle che abbiamo fotografato sono molto ben visibili da via Roio.


15 Maggio 2014

Categoria : Storia & Cultura
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