Consegna del premio “Medaglia dorata”
Chieti – Oggi nell’auditorium del rettorato dell’Università G. d’Annunzio consegna del premio “Medaglia dorata: una vita per la tradizione”, promosso dal CATA (Centro d’Antropologia Territoriale dell’Abruzzo dell’Università G. d’Annunzio), in collaborazione con la Confederazione Nazionale Artigiani e conferito, quest’anno, terza edizione, a Salvatore Valentinetti e ad Adorino Graziani. Presenti alla premiazione i Sindaci di Chieti, Scafa, Ortona e Torrevecchia Teatina.
Come ha spiegato il professor Francesco Stoppa, la «Medaglia dorata viene assegnata a coloro che hanno tramandato i beni materiali ed immateriali della tradizione, i saperi abruzzesi alle nuove generazioni.» Salvatore Valentinetti è un liutaio, appartenente ad una famiglia di artigiani (il nonno era un lavoratore del legno, il padre un ebanista), la sua candidatura è stata posta dall’Istituto Tostiano di Ortona, adducendo che «al suo lavoro di costruttore Valentinetti ha unito l’impegno di didatta avviando alla liuteria molti giovani allievi che perpetuano la sua arte che viene da lontano e che va lontano con passi decisi.» La candidatura di Adorino Graziani, residente a Scafa, è stata, invece, posta dal Laboratorio Tradizioni d’Abruzzo e dall’associazione “Camminando Insieme”, onlus di Chieti, i quali scrivono nella motivazione che «suonatore di ddubbotte sin dall’infanzia», Graziani «ha sempre curato nel contempo la trasmissione del sapere tradizionale e delle tecniche alle nuove generazioni, evitando in particolar modo le spinte della corruzione da parte di mode e novità commerciali; è attualmente depositario di conoscenza di sicuro rilievo nel campo della musica tradizionale».
Nell’auditorium erano presenti anche Letizia Scastiglia, Direttore della CNA di Chieti ed Italo Lupo, l’orafo pescarese dalle cui mani nasce materialmente la Medaglia dorata, unendo, come ha spiegato egli stesso, «la tradizione e l’innovazione, utilizzando anche il computer e la tecnica digitale». Durante la cerimonia si sono esibiti i musicisti dell’Orchestra giovanile della scuola media Chiarini, diretta dal maestro Paolo Angelucci, le allieve del corpo di ballo di danza contemporanea del liceo Coreutico di Chieti, diretto da Luigi Linardi e il giovane suonatore di organetto diatonico Sebastian Giovannucci. I membri delle associazioni “Camminando insieme” e “Lu ramajette”, di Chieti, hanno dato vita ad una danza tradizionale. «I turisti vengono in Abruzzo per assistere allo spettacolo delle tradizioni, dalla gastronomia al coro», ha spiegato il professor Stoppa, un concetto sul quale si sono detti d’accordo tutti i Sindaci presenti. «Passione ed eccellenza sono i beni immateriali del nostro passato su cui investire per il futuro della nostra regione», ha dichiarato Umberto Di Primio, primo cittadino del capoluogo teatino. «Una comunità senza radici non ha futuro», ha commentato il Sindaco di Scafa, Maurizio Giancola, «i giovani aspettano solo di essere stimolati a riscoprire il passato e la loro numerosa presenza qui, oggi, ne è una chiara dimostrazione.»
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