Coppie a rischio a causa della depressione: colpirebbe anche dopo 20 anni dalla prima comparsa


( a cura di Flavio Colacito – psicopedagogista). La depressione è un assassino subdolo in grado di distruggere la felicità di coppia. Un nuovo studio dell’Università di Alberta ha messo in luce che i giovani adulti che hanno sofferto di turbe depressive sarebbero a rischio attraverso una serie d’impatti negativi in amore anche dopo più di venti anni. Cosa accadrebbe? In pratica i sintomi depressivi adolescenziali contaminerebbero le relazioni sentimentali sul lungo periodo, ciò in base ai risultati di una ricerca che ha seguito un campione di trecentoquarantuno persone per venticinque anni. Ma cos’è esattamente la “depressione”? Tutti noi abbiamo sperimentato sicuramente l’esperienza di una giornata non proprio favorevole, in cui siamo stati giù d’umore, tristi, più irritabili del solito e ci siamo definiti “depressi”. Molto probabilmente non si tratta di un disturbo depressivo, ma di un calo di positività passeggero. La depressione clinica invece presenta molti altri sintomi e si prolunga nel tempo. Chi ne soffre ha un umore depresso per tutta la giornata per più giorni di seguito e non riesce più a provare interesse e piacere nelle attività che prima lo interessavano e lo facevano stare bene. Si sente sempre giù e/o irritabile, si sente stanco, ha pensieri negativi, e spesso sente la vita come dolorosa e senza senso, affrontando l’esistenza come un “dolore”. Il numero e la durata degli episodi depressivi sono estremamente variabili e imprevedibili. Alcune persone sperimentano soltanto uno o pochi episodi depressivi nell’arco della vita. Altre possono sperimentarne molti a breve distanza di tempo l’uno dall’altro. Se non adeguatamente trattata, ogni riacutizzazione può durare da poche settimane a diversi mesi o, addirittura, anni. La terapia è sempre necessaria e assicura un buon controllo dei sintomi depressivi nella stragrande maggioranza dei casi. I pazienti con forme gravi o con episodi molto frequenti devono essere gestiti con estrema cautela per l’elevato rischio di suicidio cui sono esposti. Questa patologia depressiva è considerata, dal Manuale Diagnostico e Statistico per i Disturbi Mentali (DSM), un disturbo dell’umore, presentando un quadro clinico caratteristicamente dominato da variazioni abnormi del tono dell’umore. Sono sintomi depressivi da valutare con attenzione: la perdita progressiva d’interessi, i cambiamenti nell’appetito (aumento o diminuzione) , la perdita di energia, i disturbi del sonno, il senso di agitazione o rallentamento, i sentimenti di auto svalutazione o di colpa, la difficoltà a pensare, i problemi di memoria e, nei casi più gravi, anche le tendenze suicide. Sono poi molti altri i disturbi che danno luogo a manifestazioni cliniche riconducibili allo spettro depressivo, in un continuum che procede dalla tristezza/demoralizzazione, alla depressione propriamente detta e, se si potesse, per capire meglio, si dovrebbe immaginare su una linea l’evoluzione di un percorso, che inizia con uno stato vagamente melanconico, per raggiungere poi le diverse forme dell’evento psicopatologico, perchè in un’ottica dove dobbiamo saperci comportare adeguatamente, anche di fronte ad eventi stressanti, il momento di tristezza diventa un’occasione, la crisi diventa uno strumento per rivedere la propria vita e tentare di riorganizzarla, e mentre proviamo stanchezza, ansia, tristezza, irritabilità e ci sentiamo tesi, irrequieti e impazienti, pensiamo di poter contare sulle nostre energie, oppure, invece, al contrario, le nostre difese risultano inadeguate e i problemi possono sembrare irrisolvibili. Ci sono tanti tipi diversi di depressione, e alcune patologie in cui la depressione è il sintomo principale. Queste includono: la depressione post partum, attraverso la quale alcune donne sviluppano la depressione dopo aver dato alla luce un bambino. La depressione postnatale è curata in modo simile alle altre forme di depressione, con terapie psicologiche e farmaci antidepressivi. Vi è poi il disturbo bipolare o depressione maniacale: è una patologia in cui vi sono periodi di depressione ma anche periodi di euforia (smania). Si aggiunge a questi ultimi il disturbo affettivo stagionale: conosciuta anche come depressione invernale, il disturbo affettivo stagionale è un tipo di depressione con uno schema stagionale, solitamente legato all’inverno.


11 Maggio 2014

Categoria : Salute & Benessere
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