L’Università ha bocciato la Inverardi
L’Aquila – NO ALL’AUMENTO DEI “NUMERI CHIUSI” – Il Consiglio di amministrazione dell’Università ha bocciato la proposta della Rettrice Paola Inverardi sull’offerta formativa contenente l’introduzione del numero chiuso. Lo Statuto dell’Università prevede che tutti gli atti regolamentari, compresi i regolamenti dei corsi, passino al Senato solo PREVIO PARERE FAVOREVOLE del Consiglio di Amministrazione. La Rettrice – scrive l’UDU, Unione degli studenti – ha stravolto l’iter, portando al Senato una delibera senza l’obbligatorio parere del Consiglio Studentesco e senza il necessario parere favorevole del Cda che deve essere precedente al Senato Accademico. Lo stravolgimento dell’iter e l’introduzione del numero programmato in un tale contesto hanno portato al duro stop del CdA di oggi. E’ una bocciatura secca.
“Da un anno – dice l’UDU – chiediamo che si affrontino i temi didattici d’Ateneo con il lavoro istruttorio di una commissione didattica d’Ateneo. Se si fosse ascoltato il nostro consiglio non saremmo arrivati a questa situazione. L’Ateneo deve approvare entro il 15 di maggio tutti gli atti definitivi sull’offerta formativa del 2014/2015. Ci sono solo 4gg lavorativi a disposizione ed è indispensabile convocare con urgenza tutti gli organismi d’Ateneo, seguendo il corretto iter e modificando la proposta. Dalla legge Gelmini in poi il Consiglio di Amministrazione è il massimo organo di governo degli Atenei, sarebbe inaccettabile che una proposta bocciata dal CdA venga riportata tal quale. Il CdA non è un organo di ratifica delle “visioni” della Rettrice, ma è il cuore dell’autogoverno dell’autonomia degli Atenei.
L’Udu non cederà al ricatto morale di una proposta, bocciata, riportata all’approvazione l’ultimo giorno utile. E’ l’intera offerta formativa dell’Ateneo dell’Aquila ad essere a rischio.
L’atto di responsabilità lo chiediamo noi alla Rettrice.
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