M5S, crescono i no ai quiz Invalsi
L’Aquila – Scrivono i senatori della VII Commissione del Senato : Manuela Serra, Enza Blundo, Michela Montevecchi: “Cresce l’opposizione dei docenti e delle famiglie verso il rinnovato sfascio della scuola: No ai quiz Invalsi!
Il neo Ministro Stefania Giannini prosegue sulla strada dei suoi predecessori continuando a giudicare, attraverso degli “indovinelli”, le scuole e i docenti. Ieri si sono tenute nella classi II e V della scuola primaria i quiz Invalsi. Immediata la protesta di docenti e personale Ata, protesta prontamente contrastata con minacce verso insegnanti e genitori che intendevano scioperare.
Nonostante gli aspri contrasti alla protesta l’adesione allo sciopero è stata elevata, sono stati molteplici gli istituti rimasti stati chiusi e numerose sono state le classi, ameno il 20%, in cui c’è stato il boicottaggio congiunto di docenti, Ata e genitori. In molti casi i quiz sono stati svolti con un numero decisamente ridicolo di alunni/e presenti. Sembra, dunque, chiaro che il tentativo del Ministro Giannini sorda alle critiche e alle ferme opposizioni provenienti in modo netto dal mondo della scuola e delle famiglie si destinato al fallimento.
Le promesse iniziali del governo Renzi e dello stesso Ministro che prospettavano una scuola forte, fulcro della società e base di partenza per il futuro sembrano svanite in una bolla di sapone attraverso il rilancio di test inutili e dannosi che la stessa scuola non vuole.
Il Movimento 5 Stelle si impegna in questa lotta per restituire a docenti ed Ata gli scatti di anzianità e per dire NO ai soldi alle scuole private, alla riduzione di un anno della scolarità, ai BES, alle classi-pollaio. Vogliamo per massicci investimenti nella scuola pubblica, per l’assunzione stabile dei docenti ed ATA precari e la definitiva garanzia del mantenimento del ruolo docente per gli “inidonei”, per il pensionamento immediato dei Quota 96. Vogliamo ribadire un secco no ai test Invalsi!”.
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