Rientrata protesta dipendenti CTGS
L’Aquila – E’ rientrata, per il momento, la protesta di sei dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso, che questa mattina presto erano saliti sulla sommità di uno dei piloni della funivia, tra Fonte Cerreto e l’arrivo nei pressi dell’albergo di Campo Imperatore. I sei lavoratori richiamano l’attenzione (e sono pronti a farlo ancora in modo clamoroso) sui problemi dei precari, i lavoratori stagionali che vengono impiegati e retribuiti solo nel periodo invernale. Secondo i lavoratori, c’era un accordo secondo il quale chi restava senza retribuzione, doveva essere utilizzato per alcuni mesi dalla società di gestione dell’acqua. Ma non sarebbe così, visto che la società ha bandito un concorso per l’assunzione di operai.
Del problema dei sei lavoratori si è preoccupato subito il sindacato UGL. Pietro Peretti era sul posto da questa mattina presto, ed è stato lui ad avvertire il sindaco di quanto stava accadendo.
“Il piano industriale del Gran Sasso è una necessità assoluta per lo sviluppo turistico del comprensorio aquilano e dell’intera provincia. La nostra piena solidarietà va ai dipendenti del Centro turistico che, questa mattina, hanno inscenato una manifestazione di protesta salendo un un pilone di 50 metri della funivia di Fonte Cerreto per chiedere, a gran voce, certezze sul futuro occupazionale dell’azienda e delle maestranze e un impegno concreto per il rilancio e la valorizzazione della montagna aquilana”. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Umberto Trasatti, Paolo Sangermano e Michele Lombardo, appoggiano la protesta dei lavoratori del Centro turistico, che chiedono la proroga dei contratti part-time verticali, che a tutt’oggi l’azienda non è in grado di garantire.
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