Blundo: per Bussi “chi inquina paga”
L’Aquila – Scrive la senatrice Enza Blundo: “I Capi di Stato/Governo dei 7 Paesi più industrializzati si sono riuniti ieri per discutere di un tema fondamentale per il futuro dell’umanità : la questione energetica. Come Parlamentari del M5S siamo stati presenti con un sit-in presso il Ministero dello Sviluppo Economico per ricordare loro che non può esistere un futuro sostenibile se non si sostituirà la produzione di energia derivante da fonti fossili con quella ottenuta grazie a fonti rinnovabili.
I costi sanitari e ambientali sono già gravissimi e diventeranno insostenibili entro un imminente futuro se non si virerà decisamente la rotta.
Per l’Italia inoltre – data la grande capacità tecnologica del nostro Paese , di cui si è avuta anche recente attestazione alla Fiera Ecomondo di Rimini e proprio in questa settimana al “Solar Expo” di Milano – si tratta di un’enorme opportunità di business che semplicemente non possiamo permetterci di perdere, per non essere ancora una volta “schiavetti” di tecnologie altrui. Abbiamo chiesto al Governo di attivarsi per abbandonare i sussidi alle fonti fossili, far rispettare il principio “Chi inquina , paghi” ora estremamente disapplicato – ma che ha trovato un importante riscontro nella recentissima sentenza con cui il TAR di Pescara ha condannato la Montedison a bonificare e risanare l’area del basso Tirino (ove insiste il polo industriale di Bussi ), che risulta contaminata da anni a causa della multinazionale – e che si facciano partire i fondi per l’efficienza energetica, primo driver per il risanamento economico e ambientale italiano”.
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