Inaugurata biblioteca universitaria a Roio
L’Aquila – Presso il polo Universitario di Roio, oggi inaugurazione della Biblioteca di Polo, ristrutturata a seguito del sisma del 2009. Alla cerimonia – racconta un comunicato dell’Università – sono intervenuti la Rettrice dell’Università prof.ssa Paola Inverardi, il Direttore del DICEAA (Dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura, ambientale dell’Università dell’Aquila) prof. Dante Galeota, il Direttore del DIIIE (Dip.to di Ingegneria industriale e dell’informazione e di economia) prof. Francesco Parasiliti Collazzo, il Vice Presidente Esecutivo di ERG dott. Alessandro Garrone, e il Direttore di Delta Lavori dott. Francesco Di Cicco.
La ricostruzione della Biblioteca di Polo, che ha richiesto 6 mesi di tempo, ha interessato il corpo “C” dell’area universitaria di Monteluco. La realizzazione dell’opera è stata resa possibile principalmente grazie al contributo di ERG, al quale si è aggiunto il co-finanziamento da parte della stessa ditta esecutrice, la Delta Lavori, per il completamento dell’opera.
La rinnovata biblioteca, pienamente funzionante e riaperta già da novembre scorso, occupa una superficie totale di 1683 mq e ha 300 posti a sedere.
Oltre ad un patrimonio bibliografico di circa 22.000 volumi a stampa e di 760 titoli di riviste in formato cartaceo, la biblioteca offre l’accesso ad un cospicuo numero di risorse elettroniche, tra e-books, periodici elettronici e banche dati. La biblioteca è dotata di copertura wireless, quattro postazioni per la consultazione del catalogo online e sei postazioni internet. La struttura presenta infine un elevato livello di efficienza energetica e di sicurezza sismica rispetto al passato.
(Ndr) - Pubblichiamo anche la frase finale sulla sicurezza sismica della struttura, che suscita degli interrogativi: c’è bisogno di specificare certe caratteristiche in una città devastata dal sisma? Sarebbe molto più utile spiegare a tutti come mai gli edifici della facoltà di Ingegneria (pensate un po’…) hanno riportato tanti danni. Incredibile, che laddove si insegna a costruire, siano crollate le costruzioni… Ma in Italia l’incredibile non esiste più da tempo.
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