S.Panfilo, storia secolare e tormentata
Sulmona – La città , da oggi, è più bella: il pregevole centro storico sulmonese offre ai visitatori anche la restaurata cattedrale di S.Panfilo, restituita questo pomeriggio, presente il vescovo Spina, alla comunità , dopo un restauro voluto dalla Fondazione Carispaq. All’interno, importanti testimonianze storiche e di fede riferite a Celestino V: un cilicio, un manto, parte del cuore. S.Panfilo è un edificio di culto dalla storia lunga e tormentata. Dove sorge, si pregavano gli dei millenni orsono:la tradizione fa riferimento ad un tempio dedicato ad Apollo e Vesta.
La dedicazione del tempo cristiano sorto nel luogo fu prima per la Madonna, poi per Panfilo, vescovo della città , morto verso l’anno 700. Un restauro avvenne a partire dal 1078. Incendio nel 1228, restauro e riconsacrazione dieci anni dopo. Nuovo incendio al tempo di Corrado IV, restauro con l’aiuto di Carlo d’Angiò, nuovi interventi nel quindicesimo secolo, all’inizio del 1700 e nel 1937. Poi ancora dopo la seconda guerra mondiale. E adesso, restauro definitivo terminato nei giorni scorsi. La chiesa divenne cattedrale di Sulmona nel 1621, con la diocesi di Valva e Sulmona. La struttura della chiesa è di impianto romanico-ogivale, benchè molto manomessa. I vari interventi hanno tutti lasciato il segno. Da oggi, comunque, l’Abruzzo offre un monumento in più da visitare e ammirare, nell’ambito del grande patrimonio monumentale e storico che dovrebbe essere (ma non sempre è, date le paurose insufficienze della promozione turistica) la fortuna e la risorsa di tutti noi. (G.Col.)
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