Togliere la Rai, ma che idea infelice…

MA DOVE SONO I CANDIDATI ALLE ELEZIONI? – Nessuno nega a Matteo Renzi la volontà sincera di migliorare la situazione in Italia. Nessuno vorrebbe essere al suo posto, visto che migliorare una situazione tanto disastrata, arretrata, da lacrime e sangue (ma non c’è da noi un Churchill), appare impresa da inserire tra quelle di Ercole. Matteo ha i muscoli e il cervello di Ercole?
Su certe cose forse sì, su altre le sue pensate, francamente, sono infelici. Sfetature. Quanto meno.
L’idea di sopprimere delle sedi Rai, tra le quali quella abruzzese di Pescara, è più che infelice, decisamente da cantonata. Renzi, ci ripensi, capirà che ne ha detta una grossa davvero… La sede Rai abruzzese (negli anni Cinquanta scippata a L’Aquila e istituita a Pescara, ma questo è un discorso di altri tempi) ha dimostrato quanto vale nell’aprile 2009, e dimostra ogni giorno di saper produrre un giornalismo forse non effervescente, magari un un po’ patinato, ma sicuramente professionale e – soprattutto – di onesto servizio per la regione. Servizio pubblico, con quel che significa, ma per merito di tutta la redazione assolutamente dignitoso. Un tempo la Rai produceva anche programmi deliziosi di intrattenimento e spettacolo, ma oggi sarebbe troppo chiedere tanto.
Agli abruzzesi serve un giornalismo pubblico ben confezionato, affidabile, e la Rai lo fa. Spesso anche con coraggio e disinvoltura, sempre con puntualità. Toglierla o pensare cose del genere sarebbe autolesionsimo e rinvio dell’Abruzzo indietro nel tempo. Bene hanno fatto gli Alpini di Frutti a sollevare il problema. Tutti dovrebbero associarsi.
Male fanno i politici, specie i candidati che amano o sbrodolarsi, o autoelogiarsi, oppure allargarsi nel nulla di chiacchiere e promesse, a tacere sul problema. Se ne alzi in piedi almeno uno a prometta: “Se tolgono o amputano la Rai, faccio il diavolo a quattro“. Oppure: “Se, eletto, mi dimetterò, in caso di vulnus alla sede Rai“.
Tendiamo le orecchie, ma non sentiamo nulla. O peggio, ne sentiamo di tutti i colori: tutte le sfumature del nulla…