Infanticidio, il corpo non si trova
Civitaquana – Inutili le ricerche, e troppe bocche cucite: il corpicino del bimbo appena nato da una ventenne accusata di averlo ucciso non si trova. L’accusa per la ragazza diventa, quindi più pesante: infanticidio e occultamento di cavadere. La giovane è ai domiciliari, in casa ndei genitori, munita di braccialetto tramite il quale viene controllato ogni suo movimento. Le indagini dei carabinieri, tuttavia, hanno ancora un territorio davvero torbido da esplorare. Pare che il parto (non l’aborto, dunque) sia avvenuto in un’abitazione, forse a Pescara, e si ipotizza il coinvolgimento di un ginecologo e di un infermiere in pensione. Una storia sordida e torbida, che riesce a far rabbrividire anche i più incalliti.
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