Immigrati clandestini, manette per 45


Teramo – (ore 11,05) – Le questure di Teramo, Chieti, Pescara, L’Aquila,Rieti, Ascoli e di alcune città delle Marche e della Toscana hanno condotto a termine, dalle prime ore di oggi, un’operazione di polizia a vasto raggio contro l’immigrazione clandestina. A coordinare il lavoro è stata la questura di Teramo, dopo lunghe indagini mirate soprattutto nell’ambiente dei cinesi che abitano numerosi sulla costa abruzzese, in particolare ad Alba Adriatica. Le immigrazioni clandestine avvenivano con il metodo del falso ricongiungimento familiare. Le persone raggiunte o destinatarie di ordini di custodia sono 45 in varie località. L’operazione è scattata da Alba Adriatica, dove vive una folta comunità di cinesi e orientali, non tutti evidentemente alla luce del Sole. Gli arresti eseguiti sono stati una trentina, in diverse regioni, mentre un’altra quindicina di persone sono ricercate. Le immigrazioni irregolari avvenivano grazie ad una serie di complicità: individuate quelle di un vigile urbano, di un agente immobiliare, di un geometra, di impiegati e studi professionali. Tutto si costruiva su false documentazioni e dichiarazioni di situazioni diverse dalle reali o inesistenti: chiaro che occorrono complicità a diversi livelli, e persone che da tempo hanno favoriro l’arrivo di cinesi clandestini. Le indagini della questura di Teramo, coordinate dal capo della Mobile, Capasso, duravano da almeno un anno.


25 Novembre 2009

Categoria : Cronaca
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