Cantieri e porto insabbiato, povera Pescara
Pescara – Non mancano certo spunti per accese polemiche a Pescara: i lavori stradali in centro e il porto canale che, dopo lunghissimi e costosi lavori di dragaggio (attesi da anni e anni), risulta infrequentabile per navi grandi. Quella incagliatasi nei giorni scorsi, che portava idrocarburi, parla chiaro… Tutta la città si chiede a cosa siano serviti i lavori, se mai potrà tornare il collegamento estivo con la Croazia, e a quale livello di assurdità si debba arrivare prima di risolvere i problemi. Le domande ai politici sono un diluvio, le risposte latitano mentre sia il sindaco Mascia, che l’aspirante sindaco Testa si affannano a promuoversi e a proporsi. Impresa difficile, specie per quel Testa che nella vicenda del dragaggio è a lungo risultato protagonista loquace. I fatti sono più loquaci di lui…
La Confcommercio punta il dito contro i cantieri attualmente operativi a Pescara e parla di “sperpero di denaro pubblico”. Ezio Ardizzi, presidente di Confcommercio, non usa mezzi termini e boccia l’operato dell’amministrazione comunale “sono stati spesi – ha sostenuto in conferenza stampa – milioni di euro per rifacimenti, forse belli, ma inutili e che al momento non potevamo permetterci. La citta’ e paralizzata e il commercio e’ in ginocchio. Sono stati spesi, ad esempio, 4 milioni di euro per la riviera nord e un milione di euro per Corso Vittorio Emanuele. Potrei citare anche Via Mazzarino, la duna, la riviera sud. Ho girato il mondo e in molte citta’ come ad esempio New York, Londra, Milano, Roma, Parigi, i marciapiedi sono fatti con cordoli di cemento e asfalto. Invece a Pescara abbiamo fatto delle opere d’arte”- ironizza Ardizzi. Il presidente della Confcommercio accusa infine l’amministrazione di aver “ucciso” la vocazione commerciale della citta’ di Pescara .
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