UIL su ticket riabilitazione
Pescara – (di Roberto Campo, UIL Abruzzo) – Ticket riabilitazioni: la Giunta Regionale deve prendere il toro per le corna, chiamare il Governo e chiedere di rivedere il piano di rientro allungandone i tempi e flessibilizzandolo, in modo da rendere possibile la riorganizzazione del sistema sanitario, uscendo dalla logica tagli e tasse che non riforma il sistema ma lo deprime, a tutto vantaggio del privato non convenzionato, come dicono i dati.
Non chiediamo niente di più e niente di meno di quanto prevedeva il programma di governo della stessa Giunta Chiodi, che però non chiariva come il governo regionale pensasse di ottenere il risultato della modulazione del piano di rientro. Secondo noi, non c’è alternativa all’apertura di un nuovo formale confronto Regione-Governo. Bisogna avere il coraggio di muoversi in questo senso, senza ulteriori indugi.
Il piano di rientro dell’Abruzzo è stato uno dei primi, e si vede. È rigido, uno strumento non evoluto, come riconosciuto per ultimo anche dalla Corte dei Conti, che nella relazione sulla sanità abruzzese 2007-2008 scrive che “il piano di rientro ha vanificato l’autonomia delle Asl e la funzione programmatoria della Regione, esautorate entrambe dalla necessità di porre in essere comportamenti che esaudiscano le pretese dei Ministeri, codificate sulla base di presupposti che forse andrebbero rivisti e rimodulati da entrambe le parti.”
I tecnici intelligenti capiscono la situazione, i burocrati del Ministero no, ma il vero problema è il vuoto della Politica, che va urgentemente colmato. Non si perda tempo a contestare Redigolo, si chieda l’incontro a Berlusconi.
Si accelerino i tempi di presentazione delle misure di riordino del sistema sanitario e della rete ospedaliera, per dimostrare la credibilità della prospettiva della riforma della Sanità abruzzese, ma si volti pagina rispetto a questo piano di rigore senza riforma.
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