Gran Sasso, la marcia della lumaca
L’Aquila – “E’ stato sottoscritto – dice una nota – tra il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Marco Fanfani, e l’Assessore alla Ricostruzione del Comune, Pietro Di Stefano, un accordo per la redazione del Piano Particolareggiato di Zona previsto nella zona di completamento e attrezzature ricettive del Progetto Speciale Territoriale) del comprensorio turistico del Gran Sasso.
La Regione Abruzzo ha redatto il Progetto speciale territoriale dell’area Scindarella – Montecristo, recepito dal Comune dell’Aquila del 2005. La zona di completamento e strutture ricettive è normata dall’art. 5 della NTA (Norme Tecniche di Attuazione) di accompagnamento del PST che rinvia alla redazione di un Piano particolareggiato di zona, di iniziativa comunale, in concertazione con i soggetti pubblici decisori, la destinazione urbanistica delle aree libere ricadenti all’interno della suddetta zona.
Le NTA sono state adottate dalla Regione Abruzzo nel 1995 e aggiornate nel 2003 con le osservazione dell’Ente Parco Gran Sasso – Monti della Laga. E’ dunque dal 2003 che si attende la redazione del Piano particolareggiato che, grazie all’intesa con la Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila, oggi prende il via e, in qualche modo, anticipa i ragionamenti del redigendo PRG per l’area di Fonte Cerreto.
‘L’accordo prevede essenzialmente l’acquisizione di servizi aggiuntivi, rispetto a quelle di competenza istituzionale, in forma totalmente gratuita. – dichiara l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano. – Infatti la Fondazione, a proprie spese, definirà una proposta di Piano Particolareggiato ai sensi dell’art. 5 delle NTA, del Progetto Speciale Territoriale Scindarella – Montecristo, indirizzato anche alla valorizzazione e riqualificazione dell’area circostante con particolare riferimento alle infrastrutture esistenti, agli insediamenti residenziali e ai manufatti presenti, nonché alla connessione delle diverse zone del PST per una migliore fruibilità dei servizi e delle attrezzature esistenti’.
‘Il piano dovrà essere redatto di concerto e sotto la supervisione del Settore Pianificazione – continua l’assessore – nel rispetto delle particolari specificità ambientali del comprensorio e in considerazione dei programmi di sviluppo e interventi previsti dall’Amministrazione comunale nell’area di Fonte Cerreto’.
(Ndr) – La nota pubblicata sopra fa paura. Non per i contenuti che, districandosi nel linguaggio burocratese-politico-sanscrito, sembrano buoni, ma per le date riportate: torniamo indietro nel tempo anche gli anni 90. Si parla di decisioni assunte nel 2005, e siamo nel 2014. Allucinante, eppure è così che vanno ancora avanti le cose, il che induce a chiedersi se Renzi sia informato di come funziona il paese che vuole rendere moderno, agile, europeo. Lo faccia, se ci riesce, ma al giovane premier va detto che non ci è mai riuscito nessuno e che esiste il rischio che lui stesso, a soli 39 anni, porti a conclusione il suo nobile proposito quando sarà appoggiato alle stampelle e piegato in due dai reumatismi. Renzi sa davvero con quale Italia ha a che fare?
A Di Stefano, comunque, va conferita una medaglia alla pazienza e alla tenacia…
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