Venturoni: PdL solidale, Mantini, UGL
L’Aquila – I coordinatori regionali del PdL, il presidente della Regione Abruzzo, la giunta regionale e il gruppo consiliare del PdL “esprimono solidarietà – dice una loro nota – all’assessore Lanfranco Venturoni, al quale si confermano stima e apprezzamento per il lavoro svolto. Ancora una volta un avviso di garanzia viene notificato a mezzo stampa perpetuando un atteggiamento lesivo dei diritti dell’avvisato. Si rigetta con forza l’ipotesi Costantini di una possibile sospensione dal ruolo di assessore regionale di Venturoni e l’intera classe dirigente del PdL gli chiede di continuare a gestire la sanità in un momento così difficile e delicato per la Regione Abruzzo! Lanfranco Venturoni ha “urlato” la propria estraneità rispetto alla ricostruzione della magistratura inquirente e il PdL non ha motivo di non credergli. Certi che emergerà la sua piena innocenza, chiediamo vengano individuati nel minor tempo possibile i reali contorni di una vicenda che, dalle prime indiscrezioni, appare contorta e contraddittoria”.
ON.MANTINI – Ha dichiarato l’on. Pierluigi Mantini (UDC): “Gli arresti disposti dalla magistratura in Abruzzo, al di là degli ovvi diritti di garanzia degli imputati, segnalano un clima pericoloso perché ove l’ingerenza politica nella gestione si sostituisce ai principi di legalità e di concorrenza nei mercati c’è sempre il rischio di una nuova Tangentopoli. È avvenuto così anche a Milano e nel resto del Paese, nei primi anni Novanta, e resto orgoglioso di aver dato il mio personale contributo a quella stagione di contrasto della corruzione. Occorrono più gare e più trasparenza, più responsabilità e più professionalità, la politica si limiti alla programmazione e a far funzionare controlli efficienti.
L’emergenza e i poteri speciali giustificano le opere di primo intervento ma per gli appalti di opere pubbliche, di servizi e forniture occorre rispettare le normative europee e nazionali ed organizzare uffici seri ed efficienti per la gestione delle gare.
Sono mesi che mi permetto di insistere su questi temi ma con scarsi risultati. È venuto il momento di voltare pagina perché clientelismo, localismo e malaffare possono uccidere la ricostruzione.
Il governo risponda sulle presunte dimissioni di Bertolaso e chiarisca le regole della ricostruzione”.
UGL – Scrive il sindacato UGL: “Alla luce degli arresti dell’ex assessore regionale Italo Mileti e dell’imprenditore Claudio D’Alesio e degli avvisi di garanzia all’assessore regionale in carica Lanfranco Venturoni e dell’ex Manager Roberto Marzetti relativi alla ricostruzione del S. Salvatore, che ad otto mesi dal sisma versa ancora in condizioni gravemente precarie, chiediamo che mentre la magistratura fa il suo corso, la ricostruzione dell’ospedale venga immediatamente presa in carico dalla protezione civile alla quale chiediamo di adottare per il nosocomio aquilano, il metodo del progetto C.A.S.E. e quello del G8, in modo da ridare all’Aquila un ospedale funzionale in tempi brevissimi perché non si può pensare di far rinascere una città senza un’adeguata ed immediata risposta sanitaria”.
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