Metà dei teramani ha il gas, si lavora
Teramo – TOLTA LA CUCINA DA CAMPO, DISTRIBUITI 600 PASTI – (Foto: un tecnico a lavoro, un fornelletto da campo alimentato a gpl in bombole) - Due cose almeno i teramani (circa 55-60.000 persone che usano il metano tra la città e le vicinanze) le hanno imparate. Prima, non fidarsi mai di istituzioni e autorità , grandi gruppi industriali e erogatori di servizi essenziali. Come dire, tanti soldi e interessi in ballo. Anche intoccabili, ormai è chiaro.
Seconda cosa, in ogni casa deve esserci almeno un fornelletto da campo con la sua brava bombola di gas liquido. E tanto di tubo collaudato e sicuro, da rinnovare ogni anno. Come ai vecchi tempi.
La prima cosa i teramani l’hanno imparata in questa Pasqua senza metano. La seconda l’hanno imparata solo i pochi che non la sapevano: sono stati soltanto 5 o 600 i pasti erogati dalla cucina mobile in piazza, che questa mattina è stata chiusa. Non serve più. Chiaro che la gente aveva il fornelletto, in casa o in campagna, e se l’è cavata egregiamente, naturalmente per cucinare. Lavarsi co9n acqua calda… è un altro problema.
I guai sono rimasti, e perdurano, solo per bar, pizzerie, ristoranti, con affari andati malissimo e una Pasqua rovinata, insieme con la Pasquetta, cioè oggi lunedì dell’Angelo. Qualche locale ha potuto riaprire, ma ormai la… frittata è fatta. Si spera nel ponte festivo che durerà fino alla prossima settimana, visto che il 25 aprile è ancora festa.
Questa mattina, come confermato tecnici della 2iReteGas (ma solo a voce, non ci sono comunicati) almeno 13-14000 utenze sono state ripristinate. Significa metà della popolazione, visto che le utenze, compresa Torricella Sicura, sono circa 22.000. Poco meno di mille sono a Torricella, quindi Teramo ne conta circa 21.000. Sono famiglie, quindi moltiplicare per tre, e vengono fuori le persone: 60.000 più o meno. Come dire tutti.
La società che eroga il gas continua a restare muta e non rivela le cause del blocco. Chi sa se alla Procura si deciderà a rivelarle. Il ponte festivo ha reso muti tutti? C’è chi pensa che, invece, ci sia molto da spiegare e molte responsabilità da definire. C’è una denuncia del sindaco Brucchi in Procura: interruzione di pubblico servizio. Neppure lui, in fondo, sa cosa sia successo e per colpa di chi. E se non lo sa il sindaco, stiamo davvero messi male.
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