Agricoltura e montagna, quante banalità


Ofena – Riceviamo da Dino Rossi del Cospa (che è candidato alla presidenza della regione con il FLI) : “Incontro a Castel del Monte con D’Alfonso candidato alla Presidenza del consiglio regionale. Il mio intervento condiviso da tutti i presenti in sala, ha messo in difficoltà D’Alfonso, il quale ha risposto molto politichese.
Nell’incontro si è parlato della legge sulla valorizzazione della montagna, ma nessuno ha avuto il coraggio di dire le cose come effettivamente stanno: come si fa a valorizzare una montagna con la strada chiusa? In inverno, per chi non lo sapesse, la strada che porta a Campo Imperatore è chiusa da una sbarra, per giunta gli animalisti hanno sollevato il problema delle luci della funivia, che darebbero fastidio ai pipistrelli, (d’inverno in letargo).
Poi sempre lo scrivente, ha portato all’attenzione la valorizzazione dei prodotti tipici, che non vengono acquistati dalle mense delle pubbliche amministrazioni soprattutto per le mense scolastiche, ma si continua a riempirsi la bocca, quando poi si affidano gli appalti alla CONSIP, un carrozzone del Ministero dell’economia. I nostri ragazzi mangiano cose che non si sa da dove arrivano, mentre le aziende agricole che trasformano un prodotto sano, fresco e genuino, hanno difficoltà a venderlo.
Poi è stato sollevato il problema delle società che vengono dal nord a requisire tutti gli usi civici, per accedere ai fondi UE che ammontano a più di 4 milioni di euro, tolti agli agricoltori storici, quelli che effettivamente lavorano e producono ricchezza,per questo nessuno politico ha preso le nostre difese. I fondi legati al PSL, i famosi Gal, quasi 13 milioni di euro spariti nei meandri della politica abruzzese sia di destra che di sinistra, anche questi soldi sono stati tolti ai quei territori delle zone interne e disagiate di cui tanto si parla solo sotto campagna elettorale!! Andrebbe fatto un marchio regionale per la tutela dei prodotti fatti con materie prime italiane e non catalogati con etichette equivoche, che traggono in inganno i consumatori.
Infine, il Parco velino Sirente, un carrozzone che è peggio di una sanguisuga per il bilancio regionale, utile solo al riciclo dei politici trombati, nel contempo vengono soppresse strutture sanitarie, posti letto, caserme dei vigili del fuoco e della forestale. A tutto questo è stato risposto in modo aleatorio, molto politichese, ma questa associazione non si fermerà, porterà queste istanze in ogni luogo e visto che lo scrivente è anche candidato per il consiglio regionale, chiedo un sostegno per poter battere i pugni sul tavolo regionale a difesa del territorio, dell’economia, e dei lavoratori, con i fatti e non con le chiacchiere da campagna elettorale, che ogni cinque anni vengono fatte dentro le sede di questi pochi comuni rimasti sul territorio dell’Abruzzo interno”.


20 Aprile 2014

Categoria : Politica
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