Psicologia:il disturbo post traumatico da stress ereditario.Una ricerca scientifica lo svela.
(a cura di Flavio Colacito – psicopedagogista). Lo stress legato alle esperienze traumatiche risulterebbe essere trasmesso dai genitori ai figli e i suoi effetti sarebbero in grado di manifestarsi anche attraverso le generazioni future. A evidenziarlo, un nuovo studio condotto da Isabelle Mansuy e colleghi dell’Universita’ di Zurigo pubblicato su ‘Nature Neuroscience’ . Il Disturbo Post-traumatico da Stress (DPTS) è un disturbo d’ansia e si sviluppa a seguito di un’esperienza traumatica. L’evento traumatico di solito ha due caratteristiche essenziali: è una situazione che mette in pericolo la vita della persona, provoca la morte di una persona cara o gravi menomazioni/lesioni a sé o agli altri; la risposta della persona all’evento è di impotenza, paura intensa o terrore (DSM-IV). Sono esempi di eventi traumatici le aggressioni personali, i disastri naturali, le guerre e i combattimenti, i rapimenti, le torture, gli incidenti e le malattie gravi. Una persona è in grado di sviluppare un disturbo post traumatico da stress anche semplicemente osservando un altro soggetto sconosciuto ferito o ucciso (per esempio in un incidente stradale).La diagnosi di disturbo post traumatico da stress ha rappresentato una rivoluzione in psichiatria perché con essa si è affermato per la prima volta ufficialmente che alcune esperienze di vita possono causare gravi patologie in soggetti altrimenti sani. Per questo la dicitura “disturbo post traumatico da stress” (frequentemente indicato nella forma abbreviata inglese PTSD) è stata introdotta solo nel 1980 con l’uscita della terza edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-III), anche se questo concetto era già presente da moltissimo tempo in psicologia. Gli scienziati sono a conoscenza da un po’ di tempo che i traumi potenzialmente sono in grado di causare disordini nel comportamento, come la depressione, ma anche di mantenersi attivi da una generazione a quella successiva. Su questo punto, i ricercatori hanno trovato che l’esposizione a alti livelli di stress modificherebbe la produzione di molecole di microRna, le quali contribuiscono alla stabilizzazione dei geni. Oltre a quanto esposto, hanno rilevato che queste molecole possono trovarsi nel liquido seminale, un dato che potrebbe significare la trasmissibilità alle future generazioni. Infatti nei topi, esposti ad alti livelli di stress, sono stati notati sintomi depressivi accompagnati da un rallentamento metabolico. Tali manifestazioni comportamentali sarebbe comparse successivamente anche nella loro prole, anche se non esposta a nessun tipo di stress avente origine traumatica. I cambiamenti sono stati rintracciati fino alla terza generazione.
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