Fitto mistero sul blocco del gas
Teramo – MENO DELLA META’ DELLE FAMIGLIE HA RIAVUTO IL METANO – (Immagine: in rosso alcuni metanodotti in Abruzzo) – Gli addetti al ripristino dell’erogazione del gas alle circa 22.000 famiglie di Teramo e Torricella Sicura fanno quello che possono, ci vuole del tempo, ci vogliono verifiche e controlli e l’ok di esperti. Casa per casa. E dentro le case ci devono essere gli inquilini, altrimenti come si fa? A Pasqua, senza gas e senza prospettive immediate, tanti se ne sono andati e bisognerà aspettare che rientrino. Molti altri si sono arrangiati con fornelli a bombola. Per fortuna oggi non fa freddo, e del riscaldamento si può fare a meno.
Quante famiglie hanno riavuto il gas? Questa mattina si parla di poco meno di 10.000, circa la metà del totale. Si spera di innalzare il numero prima di sera, quando il centro, o buona parte del centro, sarà tornato alla normalità . Si comincia a mormorare che quattro giorni non basteranno e che se ne parlerà mercoledì o giovedì. Se sarà così, sarà stata spesa un’intera settimana.
L’assurdo è che ancora oggi – domenica – nessuno sa quale sia la causa del disservizio, se vogliamo chiarmarlo così. Neppure chi sta lavorando per ripristinare l’erogazione. Stando a indiscrezioni, perchè manca qualsiasi tipo di comunicazione ufficiale da qualsiasi autorità o istituzione, la società gasdotti Italia avrebbe semplicente informato chi si occupa della rete, senza dettagli. E’ evidente che non si ha interesse a informare gli utenti, il che sarebbe solo una cafonata tipica delle grandi sociertà che si sentono inattaccabili e catafratte, ma neppure le autorità . Oppure le autorità sono informate, e si tengono l’informazione.
Può darsi che non vi siano retroscena o misteri. E’ sicuro, invece, che scegliendo cortine protettive e silenzi, si alimentano voci e dicerie, ipotesi e forse anche balle capaci di crescere a dismisura di bocca in bocca.
Tutto sommato, una vicenda all’italiana, che il sindaco e il prefetto non dovrebbero consentire. Le conferenze stampa e i comunicati del tutto inutili o quasi si sprecano, e quando ne servirebbe una, non si fa. La commedia degli assurdi. Ma è una commedia?
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