Blundo su “zero quorum”
L’Aquila – “Se si vuole veramente cambiare questo Paese, sarebbe opportuno che la Riforma della Seconda Parte della Costituzione abbracciasse anche altri aspetti, come quelli contenuti nel Disegno di Legge, “Zero Quorum e più democrazia “, nato da una proposta di iniziativa popolare depositata assieme a 50 mila firme già nella scorsa legislatura, ma puntualmente ignorata”. A dichiararlo è la cittadina al Senato Enza Blundo, prima firmataria, intervenendo ieri in Commissione Affari Costituzionali del Senato , nel dibattito sulle riforme in corso.
“Tra i punti fondamentali del Disegno di Legge presente tra i punti programmatici del M5S – continua la cittadina – la garanzia del diritto dei cittadini di veder discusse le proprie leggi in Parlamento, in modo da assicurare alle leggi di iniziativa popolare pari dignità , l’introduzione del principio della revoca degli eletti che non rispettano gli impegni presi e l’estensione dei diritti referendari, mediante l’introduzione dei referendum confermativi e propositivi e l’eliminazione del quorum.
La riforma proposta dal Governo riguardante il superamento del bicameralismo perfetto, la revisione del titolo V della Costituzione e la riduzione del numero dei parlamentari rappresenta – aggiunge la cittadina – “il tentativo del Presidente del Consiglio di ridurre ulteriormente i già esigui margini di controllo dei cittadini sull’attività politica”.
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