Dove sono i cervelloni della ricostruzione?


L’Aquila – (di ENZO LOMBARDI) – Oggi il Sindaco Massimo Cialente comunica attraverso stampa che: “i problemi della ricostruzione pubblica, cioè Uffici comunali, impianti sportivi e ricreativi, cimiteri” ed io aggiungo viabilità, servizi generali, sedi ed uffici pubblici non comunali ecc. “sono strettamente connessi alla macchina burocratica ed agli innumerevoli cavilli che impediscono ai lavori di procedere a ritmo spedito”.
Il Comune, quindi, deve fronteggiare un carico eccessivo di progetti e di pratiche, nonché bandi europei, ricorsi, giustizia amministrativa ecc. e perciò il Sindaco afferma: “per ovviare al sovraccarico di lavoro degli Uffici comunali stiamo esaminando l’opportunità di affidare incarichi all’esterno”, nonostante il rigore stabilito dalla legge del Paese, la cui “eccessiva burocrazia costituisce un freno allo sviluppo ed ingabbia gli imprenditori”.
Sarebbero prova di quanto asserito i bandi di gara per lo Stadio di Acquasanta, Palazzo Margherita, Scuole ed Uffici comunali.
Per la ricostruzione degli edifici privati, invece, viene addebitato alle ditte un pesantissimo ritardo nella riconsegna dei lavori e si minacciano, al riguardo, tuoni e fulmini!
Cialente dovrebbe dare risposte e chiarimenti agli attoniti cittadini ai quali pochi giorni fa e con la solita sparata giornalistica annunciava il completamento della ricostruzione dell’Asse Centrale entro tre anni!
Le strampalate dichiarazioni di Cialente, infatti, asseriscono e subito dopo smentiscono quanto in precedenza sostenuto.
Corre così l’obbligo di rammentare con esempi concreti la sacrosanta verità dei fatti rispetto alle bugie ed alla farsa messa in scena.
Innanzi tutto: che fine hanno fatto i 128 cervelloni, le decine di precari ed i consulenti che avrebbero dovuto programmare, progettare, eseguire le attività della ricostruzione a seguito del famoso sbandierato concorsone all’uopo confezionato?
Dove sono finite le innumerevoli rimesse pubbliche e private a ridosso del terremoto per la ricostruzione degli Uffici comunali, delle sedi giudiziarie, dei luoghi dello spettacolo, delle Università, dell’Accademia dell’Immagine, delle strutture ed infrastrutture essenziali per dare nuovo impulso anche all’economia della Città?
Perché sono già inutilmente trascorsi 5 anni e non si avviano i lavori di Palazzo Margherita, Palazzo Centi, sedi e Fondazioni bancarie, Teatri comunali, cimiteri e strutture sportive, nonché le costose infrastrutture per ammodernare e rendere efficienti e percorribili gli attraversamenti cittadini, come ad esempio la plurifinanziata arteria della “Variante Sud”, che l’ANAS cerca da anni di realizzare, mentre il Comune è eternamente ed inspiegabilmente ostile?
Di tutto ciò dovremo parlare molto più diffusamente. Intanto, però, ci sia una adeguata risposta!


14 Aprile 2014

Categoria : Politica
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