Pasqua parsimoniosa per gli italiani: forte calo nella vendita di agnelli. A casa il 70% .
( a cura di Flavio Colacito – psicopedagogista). Chi sperava in una Pasqua “ricca” in controtendenza rispetto alla crisi degli anni passati, non sarà accontentato, tuttavia con la presenza dei ponti del 25 aprile e primo maggio, secondo un sondaggio Confesercenti SWG, 13 milioni di italiani (30%) hanno deciso di regalarsi una vacanza fuori le mura cittadine. Il restante 70% (circa 32 milioni) preferisce una Pasqua casalinga, magari con qualche rapida fuga, se il tempo lo permetterà, verso le zone facilmente raggiungibili, al mare, in collina o in montagna. Tra le località preferite per chi sceglie l’Europa, Londra, la Spagna, Parigi, sono le mete più ambite, ma non manca chi si spinge fino alle Maldive e ai Caraibi. Anche Roma tra le mete, trainata dal carisma di Papa Francesco. È bene precisare, questo il dato rilevante, che chi opterà per le partenze nel 60% dei casi spenderà meno dell’anno scorso. Viaggiare a Pasqua oppure scegliere i ponti del 25 aprile e primo maggio? Il 12% dei vacanzieri – oltre la metà – si orienterà sui giorni di Pasqua, con un 10% che preferirà il ponte del 25 aprile. Meno invitante il classico primo maggio che riscuote l’interesse dell’8%. Il trend prevede, comunque, gite brevi: da uno a tre giorni (sono il 56% del campione), compresa la tradizionale gita “fuori porta”. Un bel 32% si concederà dai 4 ai 5 giorni di relax, ma solo un 12% di “fortunati” potrà permettersi una vacanza di qualche giorno in più. “Richieste un po’ timide – afferma Amalio Guerra presidente di Assoviaggi-Confesercenti – dovute alle incertezze economiche ancora esistenti e ai possibili interventi fiscali in arrivo.Malgrado tutto questo sembra esserci un’inversione di tendenza rispetto al 2013 e questo e’ di buon auspicio”. Fra le mete gettonate – stando alle previsioni Assoviaggi-Confesercenti – si distinguono le destinazioni a breve raggio: Londra in testa, ma anche Barcellona e la Spagna, Parigi, Istanbul e Monaco di Baviera. Il turismo religioso appare in ottima salute: Roma e Papa Francesco. Il turismo religioso mette le ali al giro d’affari legato ai viaggi in pullman, mentre restano stabili le crociere. Per chi desidera andare oltre l’Europa alla scoperta delle località esotiche resta il problema delle zone a rischio. A questo riguardo le prenotazioni per il Mar Rosso sono scarse, ad eccezione di Marsa Alam. Dubai e Oman appaiono le alternative maggiormente ricercate. I luoghi da sogno dove la gente desidera andare vedono in testa le Maldive o i Caraibi, ma c’e’ chi non disdegna le Galapagos, Zanzibar, Madagascar. Il 60% degli italiani che andranno in vacanza spenderanno con moderazione, meno del 2013, mentre solo un 14% lo farà con un impegno di denaro superiore del 10%, con un 7% che ha messo in previsione un aumento del budget vacanziero del 30%. Complessivamente il 54% del campione spenderà oltre 250 euro per la sua vacanza. Le cifre per un viaggio breve vanno in media dai 300 ai 600 euro, mentre per viaggi a lungo raggio (o di durata medio-lunga), l’impegno di spesa si spinge fino a 3.000 euro. A casa o in viaggio, comunque sia, il 58% degli italiani quest’anno ha deciso di festeggiare a tavola rinunciando all’agnello, così solo il 31% lo prevederà assieme ai piatti della tradizione, mentre un italiano su quattro è orientato ad eliminare l’acquisto dell’uovo di Pasqua e della colomba, segnali che la crisi è lontano dall’essere risolta dati alla mano.
Non c'è ancora nessun commento.