DISCARICA, PROCESSO SOSPESO


Chieti – “E’ COME SALIRE I GRADINI DEL GOLGOTA” – Il processo sulla mega discarica della Val Pescara e’ sospeso. Lo ha deciso il presidente della Corte d’Assise di Chieti, Camillo Romandini. Il procedimento e’ stato sospeso in attesa della decisione della Cassazione relativa all’istanza presentata dagli avvocati della Montedison. I legali degli imputati chiedono che il processo si tenga “in una sede dove i soggetti giudicanti non siano gia’ riconosciuti essere stati ‘contaminati’, esposti a pericoli per la loro salute”. Alla sbarra, con l’accusa di avvelenamento delle acque e disastro ambientale doloso, ci sono 19 imputati quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison. “Hic manebimus optime – ha commentato l’avvocato delle parti civili, Tommaso Navarra – nel processo, qualunque sara’ la durata e qualunque ne sara’ il luogo di celebrazione, siamo e saremo sempre presenti con la serena fiducia che nasce dalla forza delle proprie ragioni”.
I GRADINI DEL GOLGOTA – “Noi sappiamo che fare giustizia nel nostro Paese vuol dire salire tutti gli infiniti gradini del Golgota del nostro diritto processuale penale (5 anni di processo, 51 udienze, 18 giudici tra GUP, Tribunale, Corte di Assise, Corte di Cassazione, 22 Ordinanze, nessuna sentenza). Lo dichiara in una nota, l’avvocato Tommaso Navarra, che nel processo sulla mega discarica della Val Pescara assiste le parti civili WWF e Legambiente. “Noi sappiamo – prosegue – che cercare di accertare processualmente fatti gravissimi contestati a imputati eccellenti e’ una impervia scelta della volonta’ prima ancora che della ragione. A queste certezze, ne vogliamo aggiungere oggi delle altre per gli altri: l’accertamento processuale dei fatti e’ ineludibile per chiunque: il processo comunque si dovra’ celebrare e sara’ celebrato fino alla decisione”. Il presidente del WWF Abruzzo , Luciano Di Tizio aggiunge: “E’ significativo che nell’istanza di rimessione della difesa si citi il presidente Chiodi per i suoi interventi prima di non conoscenza, poi di minimizzazione: ‘Nessuno mi ha avvertito di rischi connessi alla salute; ‘Questa non e’ la terra dei fuochi’. Negando i fatti o dilazionando i tempi del giudizio non si fanno gli interessi ne’ dei cittadini ne’ della giustizia”.


11 Aprile 2014

Categoria : Cronaca
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