Veleni Bussi, si ricomincia da capo


L’Aquila – IL NUOVO PRESIDENTE SARA’ ROMANDINI – La corte d’appello dell’Abruzzo ha condiviso la richiesta di ricusazione dei legali della Montedison, e l’ha accettata dopo una lunghissima camera di consiglio. E’ stato ricusato il presidente della corte d’assise di Chieti, Geremia Spiniello. Non porterà avanti il processo in atto per i veleni della discarica presso Bussi: a farlo sarà un altro magistrato, Camillo Romandini. Il processo, che già di suo avanza lentissimamente, diventerà ultralungo. Dalla prossima udienza, requisitoria punto e da capo.
Perchè la ricusazione è stata accolta? Il magistrato teatino avrebbe detto ad alcuni mass media, nello scorso febbraio, una frase interpretata dei legali della Montedison come di parte, una specie di sentenza già scritta. Processo con pregiudizi, quindi. Ha pre3valso lo stuolo di potentissimi e bravissimi avvocati schierati a tutela degli interessi dell’azienda che, a suo tempo, avrebbe scaricato tonnellate di veleni sotto i piloni dell’autostrada A-25 e altrove. Occorre un altro giudice, e così sarà.
Magari se tutti tenessero la bocca chiusa certi problemi non si avrebbero. Ma importante è che, superato l’ostacolo, si vada verso una sentenza.
Sara’ presieduta dal giudice Camillo Romandini l’udienza di domani, in Corte d’Assise di Chieti, riguardante la mega discarica della Val Pescara. Romandini sostituisce il giudice Geremia Spiniello, ricusato dalla Corte d’Appello dell’Aquila in accoglimento dell’istanza presentata dagli avvocati della Montedison. Alla sbarra, con l’accusa di avvelenamento delle acque e disastro ambientale doloso, ci sono 19 imputati quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison.


10 Aprile 2014

Categoria : Cronaca
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