Il lutto, la mestizia, la speranza
L’Aquila – CHIODI: “SE FOSSI GIOVANE NON ME NE ANDREI DA L’AQUILA” – La fiaccolata del lutto, nel giorno del lutto cittadino cominciato a mezzanotte. Quinto anniversario.
La mestizia e la speranza che convivono, perchè per la prima volta qualche sintomo di ricostruzione c’è, molti cantieri sono aperti, molte gru punteggiano il panorama. Ma nessuno si è illuso, neppure questa sera, tra migliaia di persone, che possa bastare poco tempo. Il corteo si è diretto verso piazza Duomo dove alle 3 e 32 , 309 rintocchi e una voce ricorderanno i morti. Un altro anniversario, un rituale ancora uguale e le fiaccole prima del ritorno del buio abitante nel centro storico.
IN DODICIMILA – Hanno camminato passando per i luoghi simbolo della catastrofe. come i palazzi al civico 79 e 123 di via XX settembre, la Casa dello Studente, via Campo di Fossa, via Generale Francesco Rossi, via D Annunzio, via Cola dell Amatrice, via Luigi Sturzo, Villa Gioia, via Poggio Santa Maria. La Via Crucis del dolore è terminata a piazza Duomo dove sono stati letti i nomi delle vittime e, dopo la messa nella chiesa della Anime Sante e la veglia, il silenzio e’ stato rotto da 309 rintocchi, uno per ogni vittima del tragico terremoto. Prima della messa il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che fino alla fine di agosto del 2012 e’ stato commissario per la ricostruzione, ha detto: “Gli aquilani non molleranno mai e se fossi un giovane non me ne andrei dall’Aquila”.
Molti telegiornali nazionali hanno dedicato, dalla prima mattina del 6 aprile, le aperture alle immagini e ai servizi sul quinto anniversario del sisma aquilano.
Non c'è ancora nessun commento.