Ma zio Remo dava posti di lavoro…
La campagna elettorale in atto ha suggerito paragoni con altri tempi e altri personaggi. E’ stato ricordato il nome di Gaspari, in un editoriale del Centro. Un azzeccato riferimento al passato politico dell’Abruzzo, costellato negli anni lontani da folle di grandi big politici, tra i quali, appunto, Remo Gaspari e Lorenzo Natali. Tutti e due trasmigrati altrove da molto tempo. Non vorremmo offendere, raccogliendo lo spunto, i politici attuali e le loro spesso febbrili ansie di potere e di affermazione. Tanto più che, appunto, spesso appaiono soltanto ansie e ambizioni di potere, più che sincere preoccupazioni per il bene comune.
Di questi tempi, però, e stando agli ultimi dati sulla mancanza di lavoro che schiacciano il presente e il futuro dei giovani, forse è il caso di ridurre tutto il discorso all’osso. E di dire che in particolare Gaspari produsse un gigantesco risultato: distribuì migliaia e migliaia di posti di lavoro. Ecco, questo si faceva allora: opere pubbliche, doppioni, forse anche cattedrali nel deserto. Ma soprattutto si pensava all’occupazione, ai giovani, alla moltilicazione dei pesci e dei pani. E in forza di questa verrità , consentiteci di dire: magari ci fosse ancora un Gaspari. Discorso elementare? Forse. Elementare è però anche che stiamo morendo di disoccupazione. Quindi…
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