Elezioni, Guerino lancia in resta

Pescara – IL CIRCUS STRACOLMO CON IL SINDACO USCENTE IN PRIMA FILA. – (di Stefano Leone – stefanoleone8@gmail.com) – La squadra di Forza Italia è arrivata insieme come una corazzata potente e silenziosa. In testa Gianni Chiodi con al fianco il coordinatore regionale Pagano, a seguire il sindaco uscente Mascia. Per rendere omaggio con il rospo nella gola oppure un estremo tentativo di ricucire lo strappo fra Forza Italia e Nuovo Centro Destra sul candidato Sindaco per il centro destra a Pescara? Chissà. Certo è che l’unico apparso con un sorriso che gli è consueto era il Presidente Chiodi. Scurissimo e serioso Pagano, come al solito distaccato Mascia.
Il Testa day ha così avuto il suo epilogo con l’happening serale al Circus di Pescara. Una sala che normalmente non affronti se non sei certo di fare il pieno. La brutta figura è dietro l’angolo. E’ stata, però, anche il termometro dell’empatia della gente di Pescara per Guerino Testa. Il Circus era stracolmo, pare siano state valutate in circa 1500 le persone presenti. Bandiere e alè non sono mancati. Musica e immagini sul maxi schermo in perfetto stile stelle e strisce in attesa che tutti prendano posto. Oltre la pattuglia di FI, in prima fila il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello. Con loro, la bionda signora della politica regionale, Nicoletta Verì, poi Tancredi, Piccone, Venturoni tutti chiamati a fare l’apertura sul palco dalla maestra di cerimonie, la senatrice Federica Chiavaroli. Ad ascoltare, nelle primissime i presidenti delle Province di L’Aquila e Chieti, i sindaci di San Giovanni Teatino e Spoltore, il segretario regionale di Rinascita Popolare Ermanno Ricci. L’ambiente si scalda quando, Federica Chiavaroli chiama a parlare Quagliariello e a seguire Lupi. Da consumati ammaliatori di platee i due tirano la volata a Guerino Testa che, quando sale sul palco fa fatica ad attaccare, visibilmente emozionato da tanta partecipazione. Il suo discorso è ad ampio raggio. Punti di programma per la città di Pescara con intermezzi, più volte ripetuti, di coinvolgimento dei cittadini. Più volte interrotto da applausi di consenso. Le sue parole, a sottolinearne i passaggi più coinvolgenti, venivano riproiettate per frasi, sullo schermo gigante al centro del palco. Un accenno anche all’attuale Sindaco, suo ex compagno di partito, Testa ha ribadito la sua stima e amicizia personale con Mascia ma, “una cosa sono i rapporti personali, – ha detto Testa -, altra cosa è la strada politica”. Frase che ha definitivamente messo una croce sopra la possibilità di una convergenza fra i due competitor del centro destra. Per altro, Guerino Testa, non si è lasciato sfuggire l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Fra le righe del suo discorso, si sono fatte largo frasi che, non sono sfuggite, “…noi non passeremo il tempo a fare conferenze stampa o protocolli d’intesa sterili…”. Altro messaggio all’aria, “…ci metterò la faccia tutti i giorni e sarò io ad accogliere i cittadini che vorranno parlare con me; non bisogna negarsi ai cittadini…”. Chi vuole intendere intenda. Dal canto suo il Sindaco uscente, Arbore Mascia, intercettato al volo qualche attimo prima di entrare in sala, ha ribadito l’ormai noto teorema berlusconiano, secondo il quale i sindaci uscenti del centro destra vanno ricandidati. Dunque nessun passo indietro, “se mai lo chiedo a Testa un passo indietro” ha concluso Mascia. Ma ormai Guerino Testa è partito. Si parte, questo il suo motto. Allora proviamo a buttarla li, e se fra qualche giorno, dopo aver tanto insistito con il tira e molla, sarà invece Mascia a cambiare idea e ritirarsi dalla corsa? E se si andrà al ballottaggio e Mascia decidesse di spendere il suo appoggio a Testa? Fantapolitica? Staremo a vedere. Mai dire mai.