Anni di veleni finiti ovunque con le alluvioni


Bussi – INQUINAMENTO SPAVENTOSO ANCHE 1 MILIONE DI VOLTE OLTRE I LIMITI DI LEGGE – L’inquinamento nel sito industriale di Bussi ha superato anche di un milione di volte i limiti di legge. Ad affermarlo e’ il Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua che riporta alcuni dati riferiti al 2012 riguardanti le falde acquifere dove sorge la mega discarica di rifiurti tossici. Il Tetracloruro di Carbonio, ad esempio, ha superato 666.667 volte i limiti di legge nella falda, il Diclorometano 1.073.333 volte, l’Esacloroetano 62.000 volte, il Cloroformio 453.333 volte. Inoltre, stando a dati rilevati in soli sei giorni del dicmbre scorso, in particolare quando il Pescarese fu colpito da un’alluvione, alla Foce del Fiume Pescara sono finite 1,45 tonnellate di Esacloroetano e nei capelli dei pescatori del capoluogo adriatico si sono rilevate alte concentrazioni di Mercurio.
“Chi ha amministrato – affermano dal Forum, come riferisce l’AGI – chieda scusa per la sottovalutazione, da irresponsabili pensare ora al “danno d’immagine”. Il Forum, intanto, “esprime sdegno per le parole espresse da vari rappresentanti delle istituzioni nella conferenza stampa che si e’ tenuta stamani a Bussi”. “E’ incredibile che non si comprenda che l’intera Valpescara e’ colpita da questo disastro ambientale. Ci saremmo aspettati – dicono – delle risposte concrete per tutti i cittadini della Val Pescara, a partire da Bussi verso valle, a Pescara o Chieti, dove risiede gran parte dei cittadini che per decenni hanno bevuto acqua ai solventi clorurati”.
“L’Istituto superiore di sanita’ – osserva – Renato Di Nicola, del Forum Acqua – non parla solo dell’esposizione attraverso l’acqua dei rubinetti ma evidenzia alcuni dati assolutamente preoccupanti per tutto l’ambiente dell’intera Valpescara. Siamo indignati per lo scaricabarile in corso e per le parole al vento che sentiamo in queste ore da soggetti che dovrebbero tutelare gli interessi dei cittadini che sono stati esposti a sostanze tossiche e cancerogene per decenni, neonati compresi. Il vero cantiere da attivare per il lavoro e’ la bonifica che chiediamo da anni ma le istituzioni in 6 anni non hanno riqualificato neanche un grammo di terreno. E’ veramente sconcertante che il presidente Chiodi non abbia letto il comunicato stampa del Forum Acqua che gia’ alle 9.30 del 26 marzo aveva chiarito che i pozzi erano chiusi dal 2007, visto che siamo stati noi a farli chiudere. Inoltre da tempo ribadiamo che a pagare deve essere chi ha inquinato”.
“Ci chiediamo dichiara Augusto De Sanctis, altro esponente del Forum Acqua – se nonostante il giusto clamore suscitato dalla relazione dell’Istituto superiore di sanita’ qualcuno degli amministratori che parla sia a conoscenza dei dati e si sia letto tutta la relazione del massimo organo di consulenza dello Stato depositata per conto dell’avvocatura dello Stato in un processo penale. Contiene informazioni che fanno rabbrividire non solo sulla questione, ovviamente gravissima, dell’acqua contaminata bevuta per vent’anni e fino al 2007 da centinaia di migliaia di cittadini della Val Pescara, Chieti e Pescara comprese, ma sulla possibile esposizione attraverso la catena alimentare. Su questo dovrebbero discutere gli amministratori, sui programmi di monitoraggio sanitario e ambientale da realizzare subito in tutta la Val Pescara per colmare gli inaccettabili ritardi e le omissioni di tutti questi anni”.


28 Marzo 2014

Categoria : Cronaca
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